I dimenticati

La riflessione di un nostro lettore sulla risposta valdostana all'emergenza coronavirus.
I lettori di AostaSera
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Come rimanere 21 giorni in un limbo, totalmente dimenticati dal sistema sanitario.

Siamo in isolamento domiciliare da sabato 10 ottobre, mio figlio positivo al Covid. Di tre tamponi eseguiti abbiamo avuto comunicazione sull’esito del primo e basta. L’ ultimo tra l’altro eseguito domenica 25 con esito negativo non ci ha regalato la libertà.

Perché? Non lo sappiamo.  Nessuno risponde all ‘Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica, il numero è perennemente occupato e se libero nessuno risponde comunque. Le mail inviate ai vari indirizzi a noi forniti non hanno ottenuto alcuna risposta.

Abbiamo un suggerimento per voi che tutti i giorni attraverso la vostra testata giornalistica diffondete dati sui nuovi positivi, i guariti,  i decessi.  Aggiungete una nuova categoria: I DIMENTICATI.  Noi apparteniamo a quella.

Supporto psicologico,  assistenza ai malati, tutta propaganda noi non abbiamo sentito nessuno.

Il messo comunale che ci ha consegnato l’Ordinanza del Sindaco ce l’ha buttata letteralmente sui gradini di di casa, neanche fossimo dei lebbrosi.

Giusto qualche giorno fa leggendo un vostro articolo che parlava dell’Unità di crisi che sembrava non avere ne capo ne coda, abbiamo sentito salire la nostra ansia, certi di essere all’interno di un sistema confusionario incapace di gestire questa emergenza e dare supporto ai cittadini.

Vi prego date voce alle persone come noi, siamo abbastanza sicuri di non essere soli.

Lettera firmata

0 risposte

  1. A marzo chiesi al sindaco del mio Comune come si poteva fare per far tornare mio figlio dalla città dove studiava,mi aveva detto che ci avrebbe pensato e che mi avrebbe fatto sapere, ancora aspetto una risposta… Della serie: a parlare son bravi tutti!!

  2. Una magra consolazione ma siamo nella sua stessa situazione e non solo noi so che in diversi nella nostra zona stanno vivendo la stessa situazione….

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