Lettera aperta in difesa dello sci
Leggo sui giornali che, mentre a Plateau Rosa possono salire solo atleti e allenatori, il mondo delle stazioni di sci della Valle d’Aosta starebbe preparando la definizione del “protocollo” di comportamento anti Covid-19 per gli sciatori in vista dell’inizio imminente della stagione dello sci.
Ma…e Cervinia? La nostra punta di diamante dove appunto si può allenare tutti gli anni a inizio stagione la stessa squadra azzurra? La stagione dello sci a Cervinia sarebbe già iniziata nel mese di ottobre scorso!
Ma questo fatto sembra venire dimenticato! Possono però sciare a Cervinia, in questo momento, solo atleti e allenatori! Mi sembra veramente una assurdità! O si può sciare o non si può sciare!
Lo sport dello sci si pratica all’aperto, in un sano ambiente montano, sufficientemente distanziati tra i praticanti per necessità dello stesso esercizio sportivo, e gli impianti di risalita o sono all’aperto anche loro (seggiovie e sciovie), oppure si tratta di cabine chiuse esattamente come i tram o i bus della città dove allora possono valere le stesse regole di distanziamento civico che già valgono per i trasporti pubblici urbani!
Io credo che allenatori, atleti e Associazioni sportive dovrebbero pensare che se adesso esiste questo loro privilegio è perché c’è un gran numero di appassionati dietro a loro e si dovrebbe allora partecipare tutti uniti e non accettare questa assurda costrizione a sciare da soli, fino a che non si arrivi ad una soluzione concertata, nel rispetto delle regole anti pandemia, in cui piste e impianti vengano però aperte a tutti, e questo soprattutto nel loro stesso interesse!
Stupisce molto infine che anche le categorie dei maestri di sci e degli Sci Club non si facciano sentire in un momento come questo in cui ci viene portato via il nostro lavoro e le nostre passioni!
Paolo Merlo
Presidente JOJE – Giochi Olimpici Invernali della Gioventù Europea – AOSTA ’93