“Non chiamateli eroi se poi li abbandonate!”

La lettera che Potere al Popolo Vda ha inviato al Presidente della Regione dopo le dichiarazioni di ieri sulle Oss che "hanno fatto un passo indietro".
I lettori di AostaSera
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Caro Presidente,
non troviamo altre parole, se non quelle che riportiamo qui di seguito, per rispondere alla Sua dichiarazione.
È da settimane che le/gli OSS hanno lanciato l’allarme sulla mancanza di dispositivi di sicurezza e sulle condizioni molto difficili e pericolose per la propria salute in cui si trovano a dover lavorare. Ne parlano tutti i TG e tutti i giornali.
Se qualcuno, stremato dal lavoro o dal forte stress psicologico con cui è costretto ad operare all’interno di queste strutture (ormai diventate delle polveriere) non se la sente di recarsi al lavoro, noi supponiamo che lo faccia per seri motivi e nell’ambito dell’esercizio dei suoi diritti, e riteniamo che in caso contrario sarà compito dei dirigenti preposti, e non Suo, di avviare eventuali procedimenti disciplinari.
Consideriamo del tutto inopportuna e offensiva la Sua dichiarazione nei confronti di chi si è ritrovato fin dai primi giorni di questa emergenza sanitaria in prima linea, quando Lei ancora invitava i turisti a venire in Valle definendola – in maniera perlomeno azzardata – un territorio sicuro.
In piena solidarietà alle/agli OSS e a tutte le lavoratrici e lavoratori della Sanità, Le inviamo distinti saluti e La invitiamo a riflettere su questo nostro appello, che è stato oggetto di una recente campagna di sensibilizzazione nazionale sulla Sanità pubblica: “Non chiamiamoli eroi se poi li abbandoniamo!”.

Potere al Popolo – Valle D’Aosta

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