“Aiace a macchia d’olio”, sei film per famiglie da vedere ad agosto

In questa puntata di “Incontri ravvicinati con AIACE”, vi suggeriamo i sei titoli family friendly del mese. Il primo appuntamento di agosto sotto il grande schermo e sotto le stelle è in programma per venerdì 2.
Rapunzel L'intreccio della torre Disney (immagine wikipedia)
Incontri ravvicinati con AIACE

Siete pronti a tuffarvi anche ad agosto nella rassegna cinematografica “Aiace a macchia d’olio”? In questa puntata, vi suggeriamo i sei titoli family friendly del mese. Si comincia venerdì 2 agosto con Rapunzel.

Venerdì 2 agosto, prato del castello di Cly, Saint Denis, 21.30

RAPUNZEL di Nathan Greno, Byron Howard

Uscito nel 2010, Rapunzel – L’intreccio della torre è il cinquantesimo film d’animazione della Disney e si basa sulla favola omonima dei Fratelli Grimm. La protagonista è una principessa adolescente, rapita ancora in fasce e segregata in una torre dalla perfida strega Gothel che vuole usare indisturbata i suoi magici capelli come filtro di eterna giovinezza. Rapunzel sogna di festeggiare il suo compleanno andando a vedere le lanterne che ammira dalla finestra, ma si scontra con Gothel che non vuole rischiare di perdere il suo prezioso tesoro. Rapunzel non vorrebbe disubbidirle, ma si sa: l’occasione fa l’uomo ladro. Sarà proprio il ladro Flynn Rider a irrompere nella torre della principessa appena prima del suo diciottesimo compleanno, fornendole finalmente il lasciapassare per il mondo esterno. Rapunzel è imperdibile non solo perché rilegge in chiave moderna la favola di Raperonzolo, ma anche perché presenta molti punti in comune con una punta di diamante della filmografia Disney: Il gobbo di Notre Dame. Anche qui c’è un protagonista adolescente, segregato da un villain che ammira in lontananza la “Festa dei Folli”, con sentimenti tormentati tra l’euforia di prendervi parte e il relativo terrore.

Sabato 3 agosto, Ex Casermette, La Salle, 21.30

ALLA RICERCA DI NEMO di Andrew Stanton, Lee Unkrich (USA, 2003)

Marlin e sua moglie Coral, due pesci pagliaccio, si sono da poco trasferiti dentro un anemone in una zona molto bella della grande barriera corallina. Mentre aspettano lo schiudersi delle loro uova, un feroce barracuda li attacca: oltre a Marlin, si salverà solo il piccolo Nemo, che nascerà con una pinna atrofica. Marlin promette a Nemo – ma forse più a se stesso – che non permetterà mai che gli capiti qualcosa di male (Giuro che non ti succederà mai niente, Nemo).  L’apprensione soffocante del padre e la paura di perdere suo figlio tuttavia porteranno proprio a quanto temuto: dopo una lite con il padre, Nemo si allontana e viene catturato. Inizia così per Marlin un lungo viaggio alla ricerca del figlio. Scoprirà che, sebbene altrettanto pericoloso, l’oceano è affascinante, pieno di vitalità e soprattutto, grazie al pesce chirurgo Dory, che l’amore e l’affetto sono sinonimo di fiducia e libertà, non di privazione e controllo. Alla ricerca di Nemo è il quinto lungometraggio della Pixar: riuscite a trovare tutti gli easter eggs presenti nel film?  

Lunedì 5 agosto, Frazione Vieux, La Magdeleine, 21.30

LEMONY SNICKET – UNA SERIE DI SFORTUNATI EVENTI di Brad Silberling (USA, 2004)

Una serie di sfortunati eventi
Una serie di sfortunati eventi

Questa pellicola, tratta dai primi 3 libri del ciclo “Una Serie di Sfortunati Eventi” di Lemony Snicket, racconta l’avventura dei tre orfani Baudelaire: Violet, brillante inventrice quattordicenne, Klaus, curioso lettore dalla memoria di ferro, e la piccola Sunny, che semplicemente adora mordere. Il trio affronterà una letterale serie di sfortunati eventi innescata dalla misteriosa morte dei genitori: incendi sospetti, errori grammaticali, un conte squattrinato diventato attore, sanguisughe carnivore, pasta alla puttanesca, treni in corsa, una eremita tormentata dalle fobie, una vipera incredibilmente letale e molto di più. I tre protagonisti supereranno le più impensabili situazioni grazie alle loro singolari capacità e potendo sempre contare sul loro legame fraterno. Questa favola moderna, dai toni gotici e anacronistici, vede un cast stellare: tra i molti volti conosciuti troviamo Jim Carrey tanto inquietante quanto spassoso, Meryl Streep tragicomica e come sempre eccellente, Catherine O’Hara in un piccolo ma memorabile ruolo e Dustin Hoffman con un simpatico cameo, a chiudere una rocambolesca avventura che divertirà grandi e piccini.

Martedì 6 agosto, Arvier, Area Verde, 21.30

I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY di Ben Stiller (Australia, Canada, UK, USA)

Walter Mitty è un impiegato della famosa rivista Life dove lavora come manager dell’archivio dei negativi. Il suo essere impacciato e timoroso gli ha sempre impedito di esprimere il proprio potenziale e di connettersi con gli altri, compresa la sua collega Cheryl, della quale è segretamente innamorato. Per estraniarsi dalla realtà grigia che lo avvolge, l’uomo si rifugia spesso in sogni lucidi e si ritrova a vivere ad occhi aperti avventure fantasiose e gesta eroiche che gli consentono di prendersi rivincite lavorative e amorose. Solo al crollo delle sue certezze Walter deciderà di mettersi in gioco passando all’azione: si imbarcherà per uno straordinario viaggio intorno al mondo (questa volta per davvero), tanto incredibile quanto mai avrebbe potuto sognare. I sogni segreti di Walter Mitty è un road movie dagli scenari naturalistici pazzeschi che diverte, appassiona ed emoziona. Ben Stiller, regista e protagonista della pellicola, ci trasmette lo spirito di avventura, la spensieratezza e il coraggio di affrontare l’ignoto – quelli di chi ritrova se stesso inseguendo i propri sogni, felice, del qui ed ora, non tanto della destinazione ma del viaggio.

Mercoledì 14 agosto, Sala Manifestazioni Arly, La Thuile, 21.00

E.T. di Steven Spielberg (USA, 1982)

Inseguito da terribili agenti governativi e costretto a restare sulla Terra per via della precipitosa partenza dei compagni, un piccolo e innocuo extraterrestre trova rifugio presso una caotica famiglia della provincia californiana: una madre single e i suoi tre figli. L’alieno si affeziona in particolare al piccolo Elliott, con cui tenterà di ritrovare la strada verso casa. Spielberg è un abile creatore di inquadrature iconiche, sintetiche nella loro forza emotiva. Per lui il cinema è innanzitutto sentimento, le sue immagini vanno dritte al cuore, è impossibile sottrarsi alla loro potenza mitopoietica: sia che si tratti di un cappottino rosso, sia che si tratti di una pinna che, minacciosa, spunta dalle quiete acque oceaniche. Se dovessimo sceglierne una, forse la più emblematica sarebbe la silhouette della bicicletta stagliata in controluce sulla luna piena più bella che il cinema abbia mai visto. Qui è racchiuso tutto lo spirito del film: come Incontri ravvicinati del terzo tipo, E.T. è “una fiaba fantascientifica tutta – o quasi – ad altezza di bambino” (Mereghetti).

D’altronde, un po’ come nei cartoni di Hanna e Barbera, gli adulti spesso sono inquadrati senza volto. Il riferimento all’animazione non è casuale: è nota la discendenza disneyana di Spielberg, non solo nel registro del fiabesco e nei riferimenti sparsi qua e là nelle sue opere, ma anche a livello di pubblico. Infatti, a partire da Star Wars (1977), negli anni ‘80 erano i nuovi blockbuster live action dei vari Spielberg, Lucas, Zemeckis ad attirare il pubblico per famiglie (infantile nel senso migliore del termine), monopolizzando fasce di spettatori pressoché identiche a quelle dei film Disney che, come il cinema di animazione in generale, stava vivendo un periodo di profonda crisi. E.T. è pura magia scritta con i migliori strumenti del cinema che collaborano alla perfezione: montaggio, musiche (del fedele John Williams), effetti speciali che fanno sfigurare qualsiasi creazione in CGI contemporanea, una storia che sa divertire e commuovere con i suoi indimenticabili protagonisti. Insomma, E.T. è fatto della stessa materia di cui sono fatti i sogni.

Domenica 18 agosto, Valpelline, Area verde giochi tradizionali di Les Prailles, 21.30

RALPH SPACCATUTTO di Rich Moore (USA, 2012)

Ralph Spaccatutto è il cattivo di un videogioco chiamato Felix Aggiustatutto che segretamente aspira a un cambio di carriera: il suo più grande desiderio è dimostrare di poter essere un eroe finalmente apprezzato e acclamato dalla gente anziché sbeffeggiato e ostracizzato. Decide così di uscire dal suo gioco per entrare in un altro dove spera di conquistare una medaglia per aver completato il livello. Le cose ovviamente non vanno come sperato: Ralph si ritrova scaraventato in un gioco di corse ambientato nel paese delle caramelle dove incontra Vanellope, personaggio del gioco affetta da un glitch e che viene per questo bullizzata dalle sue compagne di gioco. Riusciranno i due emarginati a trovare il loro posto nel mondo senza sottostare alle regole che gli altri vogliono imporre? Un bellissimo film sull’accettazione di se stessi, sulla libertà dell’anticonformismo e sul trasformare le proprie diversità nei propri punti di forza

 

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