Ricca di una tradizione che si perde nella notte dei tempi, la zuppa di cipolle, grazie ai suoi ingredienti poveri e semplici, è uno dei piatti forti della cucina del nord della Francia. Una delle tante leggende su questo piatto vuole addirittura come protagonista l'appetito del re Luigi XV che, trovatosi attanagliato dai morsi della fame ed avendo nelle regali dispense solo cipolle, burro e champagne, li unì in pentola dando vita alla zuppa di cipolle.
Per me la zuppa di cipolle è uno di quei piatti che ti fa sentire un po' coccolato, soprattutto nelle fredde serate invernali.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
- 4 grosse cipolle tagliate a pezzettini
- 50g di burro
- 1 cucchiaio da minestra di farina (se possibile di riso, rimane più leggera e meno grumosa)
- 1 litro di brodo di carne
- sale e pepe q.b.
- 1 pizzico di noce moscata
- 1 cucchiaio da minestra di cognac
- 4 cucchiai da minestra di olio
- pane q.b.
- 100g di gruyère tagliato a fette sottili
PROCEDIMENTO:
- Tagliare le cipolle a fette sottili (3-4 mm circa)
- Prendere una pentola capiente, far sciogliere il burro e amalgamarlo con l'olio d'oliva.
- Far appassire in pentola le cipolle fino a farle diventare "trasparenti", a questo punto punto aggiungere 1 cucchiaio di farina e lasciare prendere un po' di colore girando in continuazione con un mestolo di legno
- Senza smettere di girare aggiungere un poco alla volta 1 litro di brodo di carne, salare leggermente e impepare. Abbassare la fiamma, coprire la pentola e lasciare cucinare lentamente per 25-30 minuti, avendo cura di girare ogni tanto la zuppa.
- Nel frattempo prepare il pane a fette, dorare in forno facendo attenzione a non far carbonizzare i bordi. A doratura avvenuta sfregare un po' di aglio sui costoni di pane
- Quando si arriva quasi a fine cottura della zuppa, aggiungere la noce moscata e il cognac e girare per qualche minuto.
- Servire nei piatti ben calda coprendo con le fettine sottili di gruyère e accompagnare con i crostini di pane.
PS. un consiglio: come ogni zuppa che si rispetti è più buona dopo che la si riscalda, di conseguenza vi conviene prepararla a pranzo per servirla riscaldata a cena.
Buon appetito!