In MTB alla scoperta del patrimonio minerario di La Thuile

UN itinerario che conduce alla scoperta di questo importante pezzo di storia che contraddistingue questo angolo di Valle d’Aosta e che ha contribuito alla sua crescita e sviluppo, prima dell’avvento del settore turistico.
In Mtb alla scoperta del patrimonio minerario di La Thuile
Montagna e dintorni

Forse non tutti sanno che La Thuile, oggi importante località turistica della Valle d’Aosta, custodisce tra scoscesi versanti, boschi di conifere e grandi e piccole frazioni un ricco patrimonio minerario che, a partire dalla seconda metà degli anni ‘20, l’ha trasformata da piccolo villaggio agricolo di montagna in un centro minerario che ebbe il suo massimo sviluppo nell’immediato dopoguerra .

Due sono  stati i complessi minerari che si sono sviluppati a La Thuile: uno legato all’estrazione di piombo argentifero e l’altro, quello più produttivo, finalizzato all’estrazione di antracite per la produzione di carbone. Le prime notizie di estrazione risalgono già al ‘500, quando la coltivazione avveniva in modo artigianale per soddisfare il fabbisogno locale della popolazione. E’ però a partire dalla seconda metà degli anni ’20 che, con l’investimento di ingenti capitali, si avviò un vasto programma di sfruttamento del minerale.

Con questa escursione in MTB vogliamo proporre un itinerario che conduce alla scoperta di questo importante pezzo di storia che contraddistingue questo angolo di Valle d’Aosta e che ha contribuito alla sua crescita e sviluppo, prima dell’avvento del settore turistico.

Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio situato in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto (giunti in paese svoltare al ponte sulla destra), seguire l’ampia strada che conduce alle funivie. Dopo circa un chilometro ci si imbatte già nella prima testimonianza dell’attività mineraria, la laveria, un edifico dall’aspetto caratteristico, utilizzato per l’arricchimento del minerale nell’ultimo periodo di attività estrattiva. Seguire la strada in direzione La Joux e, una volta giunti in località Promise, una sosta è d’obbligo per guardare il versante posto in destra orografica dove sono ancora ben evidenti le discariche del giacimento di piombo argentifero di Biolley, sfruttato già a partire dal 1700, sebbene il massimo sfruttamento risalga ai primi anni del ‘900.

Ripresa la bicicletta occorre superare il ponte sul torrente Ruitor e svoltare subito a destra per imboccare la strada poderale, che attraverso un bel bosco di conifere, conduce in località Les Moilles dove è ancora possibile osservare quello che era l’edificio principale delle miniere d’argento. Proseguendo lungo la strada, prima del ponte sulla Dora, mantenere la sinistra e prendere il largo sentiero che costeggia il torrente. Dopo aver superato una breve salita, sulla sinistra e un po’ nascosta tra la vegetazione si intravede l’imbocco della galleria Preylet da cui uscivano i carrelli carichi di carbone diretti a Morgex. Da qui seguire il sentiero verso destra per poi passare sopra il ponte costruito per la ferrovia mineraria verso il piazzale di manovra del complesso minerario di Villaret. Qui sono ancora visibili i ruderi dei fabbricati adibiti a forgia e falegnameria nonché l’ingresso della galleria Villaret.

Nuovamente sulla strada asfaltata, svoltando in direzione La Thuile si costeggiano gli edifici un tempo adibiti al villaggio dei minatori, uffici e infermeria e oggi in parte trasformati in strutture residenziali. Giunti alla rotonda mantenersi a destra e pedalare  lungo il primo tratto della strada che conduce al Colle San Carlo per alcuni chilometri di salita fino alla frazione Granges. Da qui, lungo una bella strada poderale, inizia il percorso denominato La Promenade des Mines lungo la quale sono stati installati alcuni pannelli ed installazioni tematiche che permettono di approfondire la storia mineraria di La Thuile.

La strada conduce in corrispondenza dell’imbocco della galleria Granier (prestare attenzione ad alcuni brevi tratti piuttosto ripidi!)  oggi recuperata e in parte visitabile, dove è ancora possibile vedere l’argano o skip, grande macchinario installato nel primo dopoguerra. Veniva utilizzato per issare lungo un piano inclinato il carbone estratto nei livelli di coltivazione sottostanti per indirizzarlo verso la stazione di partenza dei convogli per Arpy. Da qui, mediante teleferica, il minerale raggiungeva Morgex per subire le prime lavorazioni, prima di essere inviato alla fabbrica siderurgica Cogne di Aosta.

Nella zona antistante alla galleria Granier si può osservare anche la ferrovia e i carrellini usati dai minatori per movimentare il minerale. Un pausa è d’obbligo anche per ammirare il panorama sul massiccio del Monte Bianco.

Il rientro ricalca in parte il tracciato dell’andata per poi, una volta giunti alla frazione Thovex, deviare verso l’abitato di La Thuile e raggiungere nuovamente il punto di partenza.

Percorsi Alpini propone questa escursione in sella a biciclette a pedalata assistita su prenotazione nel periodo luglio-settembre 2018.

Livello di difficoltà: TC (ciclo-escursionistico)

Tempo di percorrenza: Mezza giornata.

Info e prenotazioni    344 293 4602

www.percorsialpini.com – info@percorsialpini.com

 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Montagna e dintorni

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte