Parco Gran Paradiso, una passeggiata per ammirare il Risveglio della Natura

02 Maggio 2019

Le guide di Guide Trek Alps ci porteranno a scoprire la magia della primavera in montagna. Nel giro di poche settimane il mondo nascosto sotto la neve si risveglia riempiendo la natura di mille colori e suoni. Questa è un’opportunità imperdibile per vedere la fauna del Parco Nazionale del Gran Paradiso facilmente prima dell’arrivo dell’estate.
Continuiamo a il raccontarvi il Risveglio della Natura nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. Rimanendo in Valsavarenche, nel cuore di questa area protetta, vi porteremo a conoscere un itinerario poco battuto e conosciuto, seppur molto facile e piacevolissimo da percorrere.

Lasciando la macchina al parcheggio di Rovenaud, si parte per la nostra escursione verso il casotto di Maisoncle, presidio delle guardie del Parco, posizionato sul versante orografico destro della valle. Il sentiero è segnato con il segnavia giallo numero 12 che parte poco prima della frazione. Merita, prima di iniziare la salita, attraversare le vie di questo angolo di paradiso costruito sulle vecchie rovine di un’antica frana, da cui il nome. Con sapienza è stato quasi del tutto recuperato, mantenendo le antiche scelte architettoniche. Vecchi fienili, il forno, le stalle, la latteria, la fontana, i dettagli dei tetti: tutto è stato recuperato o è ancora in piedi da secoli. L’amore, la tenacia dei pochi residenti mantiene vivo questo luogo ricco di storia immerso nel Parco. Infatti tutto intorno al villaggio, dove l’erba inizia finalmente a prendere il tipico colore verde, in questa stagione, è pieno di Camosci. Spesso gruppi di femmine con i giovani dell’anno prima. Femmine che in questo momento sono gravide e pronte in poche settimane a dar luce a nuove vite di piccoli saltellanti camoscetti. E’ un momento veramente magico dell’anno.

Mentre in quota è ancora pieno inverno, nei fondovalle tutto inizia a rinascere, ed è sempre una magia, perché quando tutto sembra morto, per primo, sotto un ciuffo d’erba ingiallita sbuca il primo crocus, di color rosa, che dà speranza e rinascita: è il ciclo della Natura.
Lasciato questo angolo di paradiso, dalla piazzetta centrale di fronte alla chiesa e alla vecchia scuola elementare, prendiamo la strada in direzione nord, per andare fino all’imbocco del nostro sentiero. I primi 10 minuti salgono abbastanza ripidi. Il vecchio sentiero è andato perso in seguito alle valanghe dell’anno precedente. Sembra in effetti di attraversare un campo di guerra, con legna accatasta ovunque, alberi abbattuti e sassi, ma questo è il gioco in montagna: niente è mai per sempre. Superato questo primo tratto il sentiero diventa semplicemente stupendo. Una vecchia mulattiera reale sale il pendio e il bosco misto di Larici e Abeti in modo dolcissimo e adatto a tutti. La maestria dei vecchi operai del Re ha saputo trasformare un mondo verticale, inaccessibile, in un mondo a gradoni, in un mondo dove camminando non sembra nemmeno di far fatica.

Il sentiero è ben indicato ed è già stato pulito dalle guardie. E’ molto semplice da seguire e in circa un’ora e mezza si arriva al casotto e all’alpeggio di Maisoncle. Lungo tutta la salita non è impossibile imbattersi in qualche maschio di Camoscio, riconoscibile dalle corna ad uncino, in qualche Stambecco o in qualche piccolo Scoiattolo rosso. Quello che ci accompagna per tutta la salita è il cinguettio di decine di piccoli esseri volanti intenti a nidificare: questo è il momento in cui i loro canti presentano le armonie più belle. Basta solo essere attenti, non correre e soffermarsi ad osservare quelle piccole palline di piuma che si spostano da un ramo all’altro e si potrà scoprire quanto diversi possono essere tra loro, quante forme e colori possono svelare dietro i loro piccoli becchi.
Arrivati in zona Maisoncle, il bosco lascia spazio ad ampie radure, molto verticali, con una vista su tutta la severa Valsavarenche, molto stretta nella parte iniziale con dritte pareti inaccessibili, più aperta man mano che si sale verso i versanti laterali. In fondo si intravede la piana di Orvieille e il vallone che sale verso il colle dell’Entrelor; di fronte un’enorme parete di roccia sovrasta la nostra vista, lasciando spazio all’immaginazione di ciò che va oltre, più in alto. Molte sono le sensazioni che si affacciano: senso di pace, un silenzio abitato, la forza della natura, la nostra piccolezza ma anche il fatto che di tutto questo siamo parte.
Non si può lasciarsi scappare quest’occasione di poter assistere al risveglio della Natura. Con escursioni dedicate gireremo tra la Val di Rhemes, la Valsavarenche e la Val di Cogne in cerca dell’angolo perfetto di Paradiso.

Date previste: Tutte le domeniche di Maggio
Dislivello: 375 m
Quota di partenza: 1463 m
Quota di arrivo: 1815 m
Tempo di percorrenza: giornata intera
Info e prenotazioni info@guide-trek-alps.com

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