Con l’arrivo della primavera il nostro corpo ha bisogno di rigenerarsi con una profonda disintossicazione e depurazione: nei freddi mesi autunnali e invernali il corpo produce più sostanze tossiche perché si seguono abitudini, alimentari e non solo, ancora meno salutari che nel resto dell’anno e a primavera, nel nostro sangue, si sono depositate molte scorie e tossine che contribuiscono a provocare un diffuso senso di stanchezza.
In inverno, inoltre, il cibo che viene consumato è generalmente più ricco di grassi e di calorie perché il corpo cerca maggiori fonti di energia per meglio sopportare l’eccessivo carico di lavoro a cui viene sottoposto e per produrre più energia termica utile alle rigide temperature invernali.
Una buona disintossicazione primaverile, quindi, favorisce la rigenerazione e il ringiovanimento, rafforza le funzioni organiche e attiva il sistema immunitario, effetti che si fanno sentire per lungo tempo e che comunque si possono rinnovare ogni volta che si deciderà di liberare il corpo dalle tossine accumulate.
Tra le metodiche di disintossicazione vi è il digiuno che non deve mai essere troppo lungo; alcuni autori, convinti sostenitori della digiuno, propongono una settimana, l’importante è che sia osservato sotto controllo medico.
La depurazione e il digiuno hanno un compito di rigenerazione non solo del corpo, tant’è vero che nella medicina naturale il corpo, le funzioni intellettuali e la vita spirituale costituiscono un’unità indivisibile. Poiché i tre livelli esistenziali interagiscono costantemente, gli effetti della depurazione e del digiuno si estendono anche alla psiche e allo spirito.
Negli atti degli Apostoli i cristiani digiunavano prima di prendere delle decisioni importanti. Nelle religioni primitive il digiuno veniva adottato quando gli uomini-medicina dovevano consultare gli oracoli, dagli indiani d’America per acquisire il loro totem privato, agli sciamani per contattare gli spiriti. Il digiuno religioso cristiano, talvolta inteso come una farsa rituale, in realtà esprime una decisione intima di autodisciplina, di liberazione dal consumismo e dall’egoismo. Anche l’Islam con la voce di uno dei suoi grandi maestri ammoniva che il vero digiuno è liberarsi da tutto ciò che non è Dio.
La depurazione del corpo prevede per alcuni giorni un’alimentazione ipotossica, che permette l’eliminazione delle scorie depositate, ma la generale disintossicazione di tutto l’organismo comporta un grande sforzo, soprattutto per il sangue che deve trasportare scorie e tossine, per il ricambio che brucia le riserve, per il fegato che funge da centrale di disintossicazione, per i reni e l’intestino, attraverso i quali si eliminano le scorie. Quindi è consigliabile che la depurazione venga sostenuta con prodotti fitoterapici e nutrienti cellulari sotto forma di integratori alimentari il cui utilizzo, senza delle indicazioni precise da parte di operatori specializzati, è fortemente sconsigliato. I risultati ottenibili da un programma di depurazione, inoltre, dipendono dall’energia vitale e dalla costituzione individuale, quindi è indispensabile personalizzare ogni programma di depurazione per ridurre gli effetti collaterali della “crisi terapeutica” e per ottimizzare gli effetti benefici sul corpo e sulla psiche.