Assertività, come imparare a farsi rispettare

18 Marzo 2019

Vorresti dire di no, ma non riesci? Fai fatica a gestire le persone difficili ed autoritarie? Vorresti dire quello che pensi, ma temi il giudizio degli altri? Vuoi che gli altri ti rispettino?
Se a queste domande hai risposto di sì, è arrivato il momento di dedicarti all’assertività, cioè alla capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie emozioni ed i propri pensieri, senza prevaricare né essere prevaricati, in poche parole è la capacità ad esprimersi in modo efficace.

Infatti la possibilità di sostenere le proprie opinioni senza ferire l’altro, di sentirsi a proprio agio nelle diverse situazioni, di non farsi condizionare dalle critiche e di essere in grado di fare una richiesta senza provare disagio, sono tutte competenze legate all’abilità di interagire in modo equilibrato ed assertivo.
Nell’ambito clinico, arriva sempre il momento in cui è necessario lavorare sull’assertività. Un grosso fattore di stress, infatti, sta proprio nell’incapacità di porre dei limiti tra te e l’altro e nell’incapacità di far prevalere i propri diritti senza danneggiare l’altra persona.

Ma tutto questo è possibile? Certo che sì, innanzitutto è fondamentale sapere che esistono 3 modi diversi di relazionarsi.
Vediamoli uno ad uno:
Passivo, inteso come colui che tende a mettere davanti i bisogni dell’altro rispetto ai suoi, che tende a subire le situazioni. È spesso accondiscendente per non entrare in conflitto, rimanda le decisioni, tende a giustificarsi, fa molta fatica a dire quello che pensa. Generalmente ha una bassa autostima e non ama esser al centro dell’attenzione. È accompagnato da un comportamento non verbale caratterizzato dalla tendenza a non guardare negli occhi l’interlocutore, a tenere le braccia chiuse, ad avere un tono della voce bassa.
Aggressivo, è colui che antepone i suoi bisogni a quelli degli altri. Non si fa problemi ad esprimere le sue opinioni ed è spesso non curante dell’idea dell’altro. Pensa di essere sempre nel giusto e se sbaglia ritiene che la colpa sia degli altri. Difficilmente cambia la propria posizione. È accompagnato da un comportamento non verbale caratterizzato dalla tendenza a non rispettare la distanza interpersonale, a puntare il dito, a tenere la fronte corrugata.
Assertivo, fa valere i propri diritti, chiede ciò che desidera, espone i propri punti di vista con integrità, onestà, franchezza e rispetto. Sta bene con se stesso ed ha una buona stima di sé. Il suo comportamento non verbale è caratterizzato da un atteggiamento rilassato, una gestualità corretta, non ha difficoltà a mantenere il contatto oculare, non parla sopra l’altro, ma soprattutto l’altro si sente rispettato ed ascoltato.
La persona assertiva è colui che sceglie e non subisce le situazione, se per esempio prova rabbia, sa gestirla, non si fa soccombere dall’emozione.

Bello?
Quando i miei clienti iniziano a mettere in atto le abilità assertive provano un forte senso di libertà e di benessere. In principio sono dubbiosi, ma quando iniziano a lavorare sulle loro difficoltà relazionali e cominciano ad allenarsi, si rendono conto che è possibile.
Dico allenarsi, perché un’abilità comportamentale, per essere appresa, richiede esercizio. È un po’ come andare in bicicletta o cucinare, bisogna esercitarsi, esercitarsi, esercitarsi. Si parte con il capire dove uno ha delle carenze e contemporaneamente quali sono i suoi punti di forza.
Se vuoi iniziare ad avvicinarti al comportamento assertivo, la prima abilità da imparare è osservare gli altri per individuare e familiarizzare con i 3 stili relazionali, successivamente è fondamentale rendersi conto del proprio, e domandarsi: “su un continuum che va dal passivo all’aggressivo dove mi metto?”
Tieni conto che, molti passivi, a forza di tenere tutto dentro, arrivano ad un certo punto che scoppiano e passano dall’esser passivi all’esser aggressivi, mettendo in atto comportamenti totalmente inadeguati.

È fondamentale per il tuo benessere, apprendere ad esprimere i propri sentimenti ed i propri bisogni, senza dar per scontato che, chi è intorno a te, sappia quello che vuoi. Impara ad osservare il comportamento non verbale. Quando parli, guarda negli occhi il tuo interlocutore, mantieni un corpo rilassato, accompagna quello che dici con una gestualità adeguata, rispetta lo spazio interpersonale.
Ricorda che assertivi si diventa.

 

Per ulteriori informazioni:

Nicoletta Savoye

346 2203071

Riceve su appuntamento presso l’Ecoworking, 11020 Quart

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