Vallée d’Aoste Unie scende in campo: “Ricostruiamo l’Autonomia su basi nuove e moderne“

”idee chiare, programmi concreti e risposte” queste le parole d’ordine della lista Vallée d'Aoste Unie che si è presentata nel tardo pomeriggio di ieri all'Area Tzanté de Bouva di Fénis
Vda Unie
Elezioni Regionali Valle D’Aosta 2020

Parte dall’area Tzanté de Bouva di Fénis la campagna per le elezioni regionali di Vallée d’Aoste Unie. Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 27 agosto, sono stati presentati i 35 candidati della lista. Il progetto, la squadra, nasce con l’intento di ricostruire “l’autonomia su basi nuove e moderne, per portare fiducia, serenità e benessere in una società politicamente smarrita”, soprattutto in seguito all’emergenza Covid-19.

La formazione composta da Mouv e Ensemble lancia un segnale forte in questa direzione, decidendo di non avere riferimenti con alcuna forza politica nazionale. Inoltre, e questo è il fulcro dell’intero programma, intende “rifondare l’area autonomista poggiandola su due pilastri fondamentali, progettualità e concretezza, senza i quali sarebbe impossibile, nella loro visione, giungere ad avere idee chiare, progetti e risposte concrete”.

In tal senso la matrice del programma elettorale è di chiaro stampo autonomista. Le aree tematiche che verrano toccate nel corso della campagna sono molte. Alle storiche questioni sul federalismo e sulla Zona Franca, se ne aggiungono di nuove e sempre più attuali, quali, ad esempio, la lotta contro il cambiamento climatico, lo sviluppo di una politica energetica intelligente e la digitalizzazione della società in cui viviamo.

Gli interventi

Elso Gerardin, consigliere regionale:” E’ la prima volta nella storia della Valle d’Aosta che il governo regionale cade prima del tempo. Si tratta di un unicum che è indice della crisi politica che stiamo attraversando. Come classe politica abbiamo perso il rapporto con le persone. Purtroppo, sempre più spesso, manca la volontà di ascoltare e di mettere da parte le polemiche in favore di uno scopo comune. Non siamo stati un buon esempio fino ad adesso e dobbiamo imparare dai nostri errori. Ci sono settori urgenti che hanno bisogno di interventi da parte nostra: senza dubbio la sanità, ma soprattutto l’agricoltura ed il turismo.”

Gli fa eco il collega Claudio Restano:”Troppa discontinuità negli ultimi anni. Abbiamo disatteso tutte le aspettative della regione. A mio parere il Covid-19 ha solo messo in luce le carenze e le criticità dell’universo Valle D’Aosta. Per questo come coalizione vogliamo governare, mettere a disposizione della regione le nostre competenze e conoscenze. La chiave per il successo è la revisione dello Statuto in senso autonomista e la revisione degli enti locali, poi dovremo ribaltare e trasformare la sanità che dal 2013 manca del piano socio-sanitario”

Conclude Luciano Caveri: “Si può tranquillamente dire, essendo tristemente realisti, che siamo arrivati al punto più basso dell’autonomia anche per quanto riguarda i rapporti con Roma e Bruxelles. Per questo non abbiamo alleanze con alcuna forza nazionale e non vi intratteniamo rapporti, non vogliamo interferenze sulle questioni che riguardano, in primis, i valdostani. Siamo un bel gruppo, un gruppo ricco di persone e di valori, che ha deciso di unirsi per diventare protagonista delle cose che accadono, piuttosto che mantenere il tipico atteggiamento disinteressato causa del periodo buio che stiamo attraversando ora.”

I 35 candidati di Vallée d’Aoste Unie

Giulio Abbruzzese, Hervé Armand, Iole Artaz, Federica Banfo, l’ex sindaco di Roisan Silvio Giustino Barrel, l’organizzatore di Aosta Classica Francesco Battisti, Mario Boschetti, Claudine Brunod, il consigliere comunale uscente Vincenzo Caminiti, l’ex presidente della Regione Luciano Caveri, la già presidente dell’Associazione Forum delle famiglie Michela Colombarini, Lidia Curto, il consigliere regionale uscente Jean-Claude Daudry, Agnese Di Trani, la docente Patrizia Dondeynaz, il consigliere regionale uscente Elso Gerandin, Maura Giordano, Stefano Gosatti della Fisar, il sindaco uscente di Saint-Rhémy-en-Bosses Corrado Jordan, Ruggero Juglair, Stefania Marchiano, Sara Martinet, Fabrizio Mastroianni, Rosina Migliorini, Paolo Morale, Simone Pascale, Massimiliano Pegorari, Nicola Pinet, Enrico Maria Rainero, lo scultore Luciano Regazzoni, il consigliere regionale uscente Claudio Restano, l’ex assessore comunale di Saint-Vincent Lucia Riva, Carlo Toscanelli, Antonia Tosi e il medico Marina Tumiatti.

0 risposte

  1. Con la vecchia pasta riscaldata, peraltro neppure buona all’origine, parlare di basi “nuove e moderne” fa semplicemente sorridere….

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