Nell’inverno 2023/24 lo scioglimento dei ghiacciai ha rallentato, ma il bilancio resta negativo
A dirlo è l’Arpa. Grazie ad un inverno più ricco di precipitazioni e a una primavera più fredda la perdita è stata “meno severa”, ma i ghiacciai – in particolare il Rutor ed il Timorion – “denotano una costante tendenza al ritiro”.
La Carovana dei ghiacciai nella Valpelline: “le due fronti si ritirano sempre più in fretta”
Per la sua seconda tappa, la prima in Italia, la Carovana dei Ghiacciai è salita in fondo alla Valpelline per studiare ed osservare il ritiro dei ghiacci. Ad aspettarla un panorama sconosciuto, trasfigurato dall’alluvione del 30 giugno che ha fatto crollare l’intera morena.
Il bilancio di massa dei ghiacciai del Timorion e del Rutor è ancora negativo
A spiegarlo è l’Arpa, dopo i rilievi per definire il bilancio di massa al termine dell’anno idrologico 2023. “Nonostante le nevicate ricevute in extremis – dice l’Agenzia -, il quadro complessivo dello stato di salute dei ghiacciai valdostani rimane comunque allarmante”.
Il 2022 è stato l'”annus horribilis” per i ghiacciai valdostani
A spiegarlo è Fondazione montagna sicura, che lancia il sito web SottoZERO. A livello generale emerge la perdita di 4 metri di volume rispetto alla media di 1 metro degli ultimi 20 anni per i ghiacciai, un inverno con il 51% in meno di precipitazioni, un’anomalia di temperatura di +1,9°C e 1,67°C in più sulla vetta del Cervino rispetto al periodo 2011/20.
Per i ghiacciai alpini il 2022 è l’anno peggiore di sempre
A comunicarlo è stata l’Arpa della Valle d’Aosta, identificando per conto della Regione i 9 principali settori ambientali e socioeconomici che subiscono gli effetti del cambiamento climatico e andando così a definire le azioni da intraprendere per ridurne gli impatti.
Potabilità e attività agro-pastorali a rischio a causa della scarsità idrica
Lo spiegano i tecnici di Regione ed Arpa. A soffrire anche i ghiacciai, con pericoli legati al dissesto e alla perdita di volume. Esclusa, comunque, un’emergenza sanitaria sul consumo d’acqua.
Il dramma dei ghiacciai valdostani secondo Legambiente
La Carovana dei Ghiacciai, la campagna nazionale dell’associazione ambientalista, ha restituito, nella prima tappa, che ha toccato la Valle, le condizioni dei ghiacciai del Miage e del Pré de Bar sul Monte Bianco.
“I ghiacciai valdostani sentinelle del cambiamento climatico”, la Giunta regionale approva il progetto
Il progetto – finanziato da risorse europee per 950mila e che vedrà come soggetto attuatore la Fondazione Montagna sicura – implementa le iniziative di studio e ricerca sui rischi di origine glaciale, correlati ai cambiamenti climatici, e investe su strumentazioni di avanguardia per prevederne l’evoluzione nel tempo.
“Il rischio di deglaciazione massiccia nel 2022 è molto elevato”
L’allarme viene lanciato dalla società meteorologica italiana, segnalando la fusione della neve straordinariamente precoce nel ghiacciaio del Ciardoney nel Gran Paradiso.
Al Forte di Bard una giornata dedicata ai ghiacciai, sensibili indicatori climatici
L’arretramento delle fronti glaciali e le situazioni di rischio in Valle d’Aosta, con i cinque osservati speciali da Planpincieux al Whymper, sono causati dall’inarrestabile innalzamento delle temperature.
I cambiamenti climatici? Necessario prepararsi alla difesa ma anche all’adattamento
Il dato è emerso durante la presentazione di due studi condotti da Arpa, Fondazione CIMA, Fondazione Montagna Sicura e dal Dipartimento Ambiente della Regione. In prospettiva futura, si vedrà una Valle d’Aosta divisa in due per le precipitazioni, mentre preoccupano i ghiacciai: ogni anno sparisce l’equivalente del centro di Aosta.
In meno di due secoli i 90 corpi glaciali del Gran Paradiso hanno perso il 65% della loro superficie
Il dato è stato comunicato da Legambiente, che durante la campagna “La Carovana dei Ghiacciai 2021” ha preso in esame il Ghiacciaio della Capra, nel versante piemontese del Gran Paradiso, e i tre principali ghiacciai della Valnontey: Tribolazione, Grand Croux e Money.
“Ice Memory”, iniziata la spedizione di studio dei ghiacci sul Monte Rosa
Il progetto, di cui fa parte anche il valdostano François Burgay, estrarrà due carote di ghiaccio sul Ghiacciaio Gorner al Colle Gnifetti per studiare gli effetti dei cambiamenti climatici.
I ghiacciai valdostani dimostrano il cambiamento climatico
Al Forte di Bard continua il percorso de l’Adieu des Glaciers con il webinar “I Ghiacciai Valdostani: risultati delle ricerche e dei monitoraggi condotti nel 2020”. I ghiacciai sono testimoni dell’allarmante innalzamento della temperatura, che si prevede aumenti di 4° entro 80 anni. Bilanci di massa e confronti sono stati esposti durante la conferenza da 12 relatori.
Riscaldamento globale, arretrano tutti i ghiacciai del Parco Nazionale Gran Paradiso
I dati allarmanti arrivano da un monitoraggio del Corpo di Sorveglianza dell’Ente e dimostrano un intenso regresso delle fronti glaciali. Il ghiacciaio del Trajo è arretrato di 69 metri mentre è in disfacimento lo scivolo glaciale della Becca di Monciair.
I ghiacciai valdostani ripresi dall’alto
Estratto, realizzato dai tecnici di Fondazione Montagna sicura, del volo annuale di osservazione dei ghiacciai valdostani, nell’ambito delle attività del piano di monitoraggio del rischio glaciale della Regione Autonoma Valle d’Aosta.