Alla sbarra ci sono un funzionario regionale, quattro direttori dei lavori e cinque legali rappresentanti di imprese. Le irregolarità contestate riguardano la realizzazione di sentieri nella zona del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Dopo la prima sentenza della Corte dei Conti, si è tenuta oggi l’udienza preliminare del procedimento penale nato dalle indagini sui lavori svolti, secondo la Procura, in difformità rispetto ai progetti esecutivi.
Due direttori dei lavori e il responsabile del procedimento sono a giudizio per ipotesi di danno erariale emerse dalle indagini. Un terzo libero professionista è uscito dal procedimento con il rito abbreviato.
Formulata anche, rispetto al novero iniziale degli indagati, una richiesta di archiviazione. I reati contestati dalla Procura sono la frode nelle pubbliche forniture, la falsità commessa dal pubblico ufficiale e altre violazioni paesaggistiche ed edilizie
La Procura di Aosta, al termine di una indagine coordinata dal pubblico ministero Introvigne, contesta, a vario titolo, la frode nelle pubbliche forniture, il falso ideologico e la violazione delle norme paesaggistiche ed edilizie.