Sul “Protocollo Movida” è scontro fra Nuti e Confcommercio
Il protocollo aspetta di essere rinnovato. L’associazione chiede di allungare gli eventi musicali nei locali fino alle 24, Nuti spiega che prima serve il monitoraggio. Ora, Confcommercio chiede un dibattito con le imprese, mentre scoppia la “grana” di via Liconi.
“Movida”, Ascom Aosta: “L’orario della musica fino alle 24 resta un punto fermo”
In una nota firmata dal presidente Ermanno Bonomi, l’associazione critica quanto emerso dall’incontro pubblico tra Amministrazione comunale, cittadini, esercenti e dj. Proprio questi ultimi finiscono nel mirino, chiedendo “a quale titolo siano stati interpellati i dj chiamati in causa”.
Sulla “movida” di Aosta si cerca l’intesa. Stop ai dj set alle 23.30
Oggi l’ultimo incontro tra Amministrazione, cittadini, esercenti e dj per capire come far coesistere le serate di musica in centro città con il diritto degli abitanti al riposo. Da questi ultimi la proposta di spegnere le casse mezz’ora prima, per favorire il deflusso delle persone. Ora si va verso un “protocollo d’intesa” aperto alle suggestioni della popolazione.
Aosta alla caccia di un patto per la “movida”. Sul piatto maggiori controlli, anche sui decibel
Il sindaco Nuti ha incontrato i cittadini per contemperare la vita notturna della città e i disagi di chi nel capoluogo vive. La proposta è quella di intensificare i controlli della Polizia locale, anche date le nuove implementazioni di organico, e fonometri fissi per sanzionare chi supera i 65 o 70 decibel a seconda degli orari.
Degrado, sporcizia e “notti brave”, il Comune prova a correre ai ripari
Un gruppo di cittadini ha raccolto le firme per sollecitare l’Amministrazione. In previsione l’aumento dell’illuminazione, controlli più fitti e un’accelerazione sulla videosorveglianza. Il Sindaco Nuti: “La chiusura delle discoteche è un tema che dovrebbe essere preso in causa. Le persone non possono restare ‘in cattività’ per due anni”.
Movida aostana, una barista denuncia: “Da un condominio pietre sul dehors”
La titolare del Caffè Gatto Nero di via Losanna, dal dehors sotto i balconi e le finestre di un condominio, racconta: “quella sera avevamo il dj e attorno alle 23 hanno iniziato a cadere sassi, mele, arance e secchi d’acqua”.