La Corte d’Appello di Torino, rivalutando alcune attenuanti ed escludendo l’accusa di truffa (ritenuta improcedibile per difetto di querela), ha inflitto al medico aostano 4 anni e 3 mesi di reclusione.
I giudici della Corte d’Appello di Torino hanno revocato oggi, giovedì 17 giugno, l’ordinanza inizialmente emessa sull’incapacità di stare in giudizio del medico aostano. L’imputato dovrà comparire in udienza il prossimo 6 luglio.
I difensori del medico condannato nel 2018 dal Tribunale di Aosta a 10 anni e 8 mesi di reclusione avevano chiesto un primo accertamento, contestato però dall'accusa.
In quarantasei pagine, le ragioni per cui allo psichiatra aostano sono stati inflitti, dal giudice Eugenio Gramola, 10 anni ed 8 mesi di reclusione. L'udienza conclusiva del processo si era tenuta lo scorso 12 aprile.
A carico del medico, arrestato nel 2017, anche una multa da 5mila euro. A favore dell’Usl, una provvisionale di 20mila euro. Il giudice Gramola ha disposto la revoca degli arresti domiciliari. I legali del dottore: “Faremo ricorso”.
Il medico arrestato il 28 marzo 2017 dalla Guardia di finanza era accusato di una presunta violenza sessuale su una donna in cura e, in concorso con cinque pazienti, di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e falsa attestazione.
Nel giudizio, nato dallo sviluppo di evidenze raccolte nelle indagini iniziali, il medico è accusato di un nuovo caso di violenza sessuale su una donna in cura e, in concorso con cinque pazienti, di aver rilasciato certificati ritenuti falsi.
Gli episodi sono emersi dallo sviluppo, da parte della Guardia di finanza, delle evidenze che avevano condotto alla richiesta di giudizio immediato dello scorso giugno. Imputati, assieme al medico aostano, altri cinque suoi pazienti.
Gli otto imputati (oltre al medico, sette pazienti) hanno scelto tutti il rito abbreviato. Prossima udienza, il 13 dicembre. Oltre all’incarico per la perizia, verrà ascoltato un consulente tecnico di parte.
Il Giudice per le indagini preliminari ha fissato per il 25 ottobre prossimo l’accusa a carico di Marco Bonetti. Chiamati a comparire anche sette pazienti del medico, accusati di corruzione e falso, che lo avrebbero pagato per certificati falsi.
Secondo la Finanza sono il "profitto del reato di truffa aggravata, per i compensi indebiti percepiti dai pazienti, e di peculato, per i farmaci di proprietà del Servizio Sanitario Nazionale rinvenuti durante le perquisizioni".
La Guardia di finanza ha prelevato documentazione negli uffici dell’INPS di Aosta, con l’obiettivo di vagliare alcune pratiche pensionistiche supportate da documentazione rilasciata dal medico.
Interrogatorio di garanzia questa mattina per il medico psichiatra Marco Bonetti, 63 anni di Aosta, arrestato mercoledì scorso. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere.