La notte della Veillà fra cantine, canti e balli
Meno democratica della sorella di Donnas, la Veillà di Aosta è diventata con il tempo un po’ elitaria, considerando la difficoltà di poter accedere al sottosuolo della città senza un invito, ma da diversi anni la tendenza si sta invertendo e la città vede il fiorire di diverse cantine più “aperte”, dove la tradizione si mescola con la contemporaneità della musica, dello stile e della festa, e dove l’ingresso non è più un miraggio.
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“Il problema è nato dalla contemporaneità dei due eventi” sostiene Joelle Melotto che a giugno 2019 ha preso in gestione il locale che affaccia sulla piazza centrale di Aosta. “Qualsiasi musica amplificata in quel frangente avrebbe disturbato un’esibizione in acustica”.
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Non è, tiene a sottolineare il loro difensore, l’avvocato Davide Sciulli, un’ammissione di colpa. Per effetto dell’intesa, le due presunte vittime dell’aggressione non si costituiranno parte civile. Prossima udienza, il 30 maggio.