La fotografia è arte, è tecnica ma è anche – a volte soprattutto – “memoria”. A volte è anche un vero e proprio salto indietro nel tempo, ad esempio un “colpo d’occhio” alla Aosta che fu, con l’accento su tutti i cambiamenti – alcuni dei quali radicali – che la città ha vissuto in poco più di un secolo e mezzo. Quando cioè, da poco più che un paese è diventata un agglomerato urbano vero e proprio.
Per scoprire la storia recente del Capoluogo, venerdì 16 marzo alle ore 17.30, alla sala dell’Hôtel des États del Municipio verrà inaugurata la mostra fotografica “Aosta ieri e oggi”, realizzata dal fotografo professionista Maurizio Giudice e da Berardo Zamboni, fotografo amatoriale e scultore.
L’esposizione presenterà, in un allestimento di 41 pannelli 50×70, circa 60 riproduzioni di fotografie e cartoline risalenti alla prima metà del XIX secolo provenienti da collezioni private. Immagini che saranno affiancate da scatti contemporanei realizzati nel medesimo luogo e – quando possibile –, con la stessa angolazione della fotografia originaria, in un continuo rimbalzo tra passato e presente.
“L’idea di fondo del progetto fotografico – spiega Giudice – è di mettere in evidenza il cambiamento enorme che il capoluogo regionale ha conosciuto nel corso dei decenni, soprattutto nelle zone semi-centrali e periferiche, quanto al suo sviluppo urbanistico e edilizio”.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta perché – commenta la Vicesindaca del Capoluogo Antonella Marcoz – i due autori sono, prima ancora che fotografi e artisti, persone innamorate della propria città che guardano con un occhio velato di nostalgia ma senza indulgere in sentimentalismi alle trasformazioni che Aosta ha conosciuto soprattutto nel secondo dopoguerra. La mostra offre, così, una carrellata originale di scorci cittadini che invitiamo tutta la popolazione a visitare per ritrovare i luoghi del passato e confrontarli con la sistemazione contemporanea, in un gioco di rimandi spazio-temporali davvero suggestivo”.
“Aosta ieri e oggi” resterà visitabile tutti i giorni fino all’8 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 a ingresso libero.