Courmayeur dichiara guerra per l’estate ai rumori molesti

Da ieri e fino al 24 agosto il sindaco del paese, Fabrizia Derriard, ha disposto tramite un'apposita ordinanza il divieto assoluto di effettuare scavi.
Società

Se Aosta ha dato per il secondo anno avvio alla stagione dei cantieri, Courmayeur punta sulla quiete. Da ieri e fino al 24 agosto il sindaco del paese, Fabrizia Derriard, ha disposto tramite un’apposita ordinanza il divieto assoluto di effettuare scavi. 

Il primo cittadino ricorda come "vsta la vocazione turistica del comune di Courmayeur è necessario salvaguardare la quiete pubblica limitando nel corso della stagione estiva l’emissione di rumori molesti derivanti dall’esecuzione dei lavori edili" inoltre "in relazione all’incremento del traffico veicolare e pedonale dovuto all’aumento della popolazione sul territorio comunale, i mezzi addetti all’allontanamento del materiale proveniente dagli scavi e all’esecuzione delle opere edili possono causare rumore, intralcio alla circolazione di pedoni e veicoli"

Il divieto riguarda lavori eseguiti con macchine o attrezzi rumorosi che comportino la diffusione di rumori superiori a 70 decibel all’esterno dell’area di cantiere.

In particolare i mezzi di portata superiore a 35 quintali hanno l’obbligo di percorrere la strada più breve, evitando in ogni caso, le vie che transitano attraverso i centri abitati. Il percorso dovrà inoltre essere concordato con il Comando della Polizia Locale di Courmayeur. Gli stessi mezzi non potranno spargere materiale  lungo le strade pubbliche attraversate. Qualora avvenisse spargimento di materiale l’impresa dovrà provvedere tempestivamente a pulire le aree interessate.

Nel mese in cui sarà in vigore l’ordinanza sono sospese tutte le autorizzazioni di occupazione di suolo pubblico finalizzate alla realizzazione di opere edili ed alla posa di allacciamenti o reti nel sottosuolo delle aree stesse.

"Deroghe alla suddetta ordinanza – si legge ancora nell’iniziativa –  potranno essere concesse per l’esecuzione di interventi d’urgenza necessari per ripristinare servizi improvvisamente interrotti, per salvaguardare l’incolumità pubblica e per interventi di utilità pubblica".

 

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