Lo scorso 26 gennaio, accogliendo la loro richiesta di sospensiva, il Tribunale Amministrativo della Valle d’Aosta aveva dato soddisfazione ad un gruppo di genitori di Sarre, che avevano presentato ricorso contro la delibera con cui il Comune disponeva la chiusura della scuola primaria di Chesallet. La conseguenza di quella decisione era stata la riapertura “con riserva” delle iscrizioni presso quella sede scolastica, che l’Amministrazione comunale aveva dirottato verso la scuola di Montan.
Oggi si è tenuta la Camera di consiglio, per discutere nel merito l’istanza presentata dalle famiglie, e si può immaginare che la soddisfazione dei ricorrenti, assistiti dall’avvocato Orlando Navarra, sia inferiore al primo round. Il Tribunale ha infatti deciso di respingere la domanda cautelare delle famiglie. E’ stata comunque fissata un’udienza pubblica per il 14 giugno prossimo, “per definire la controversia anteriormente all’esplicazione dei concreti effetti del provvedimento impugnato”.
Le motivazioni alla base della decisione odierna del TAR traggono origine dal fatto che “nell’ambito comunale operano 3 plessi scolastici in cui sono attive 3 diverse strutture di scuola elementare, collocate a stretta distanza”. Inoltre, i giudici amministrativi osservano che “la modificazione dei criteri impugnata, disposta dal Comune, non determina la ‘soppressione’ della scuola Chesallet-Berard, ma unicamente la previsione che le iscrizioni per la prima elementare per l’anno scolastico 2016-17 avvengano presso le altre strutture (continuando ad operare invece le classi già istituite e operative nel plesso di Chesallet)”.
Il Tribunale rileva quindi che la decisione del Comune “è stata effettuata a causa della verifica di un calo demografico degli utenti del servizio scolastico” e che “il mantenimento della struttura scolastica anche per il nuovo anno (per la prima elementare) avrebbe implicato creazione di pluriclasse, stante il mancato raggiungimento, in prospettiva, del numero minimo di 10 alunni”.
In più, la decisione considera anche quanto avvenuto dal 26 gennaio ad oggi, e cioé che “a seguito del decreto presidenziale che ha ammesso la presentazione delle iscrizioni anche per il nuovo anno, risultano inoltrate solo 4 istanze di ammissione alla classe prima elementare, nel plesso di Chesallet”. Questo dato va affiancato, per i giudici amministrativi, al fatto che “il ‘dirottamento’ delle iscrizioni è stato previsto in favore della scuola elementare limitrofa, nell’ambito dello stesso Comune, distante 1,2 Km”.
Oltre alla distanza, “le altre due scuole risultano preferite dal Comune in quanto più ampie e strutturate, nonché con dotazioni migliori (palestra, mensa), al fine di offrire un servizio di più alto livello qualitativo”. Considerando, infine, “che è stato attivato, parallelamente, il diverso procedimento volto alla soppressione della scuola, questo sì con coinvolgimento dei necessari interlocutori (Unitè e istituzione scolastica), con la diversa decorrenza 2017-18”, per il TAR “la decisione comunale che impone l’utilizzo di altra scuola comunale per le nuove iscrizioni, alla sola classe prima, non si appalesa, priva di presupposti”. Da qui, la decisione di respingere l’istanza cautelare.