Sentimenti e ragione, immancabilmente, fanno a botte tra loro. Emir Likaj, albanese che proprio ieri ha compiuto trentatré anni, aveva nel suo passato un ordine di espulsione dall’Italia con divieto di rientro, ma la prospettiva di un week-end romantico in Valle d’Aosta, per festeggiare il compleanno con la sua fidanzata, ha fatto pendere la bilancia dalla parte del cuore.
Così, è tornato nel Paese e assieme a lei, che vive a Genova, stava trascorrendo il soggiorno a Courmayeur, al cospetto delle bellezze naturali uniche dell’alta Valle. Nei programmi della coppia, pareva esserci anche il progetto di un matrimonio, ma – almeno per ora – è destinato a restare tale.
L’uomo è stato infatti fermato dai Carabinieri che, accertato il fatto che non potesse trovarsi sul suolo nazionale, lo hanno arrestato. Stamane, al Tribunale di Aosta, è stato processato per direttissima. Dinanzi al giudice monocratico Davide Paladino ha patteggiato sei mesi di reclusione, convertiti in una nuova espulsione, con il divieto di rientrare in Italia per cinque anni.
Al termine dell’udienza l’uomo è stato condotto in Questura per le procedure legate al provvedimento. Lei, visibilmente provata, lo ha atteso davanti all’aula per tutta la durata dell’udienza. E sentimenti e ragione continuano a fare a botte.