Lo scialpinista francese disperso è rientrato da solo, nella notte, a La Thuile

L'uomo sta bene, non presenta problemi di carattere sanitario. Ieri in serata, per tentarne il recupero, era partita una squadra di terra composta da dodici guide del SAV e del SAGF. L'allarme era stato dato dai suoi compagni di escursione.
Elicottero Soccorso Alpino Valdostano
Cronaca

E’ rientrato l’allarme, scattato ieri nel tardo pomeriggio, per lo scialpinista francese disperso sul ghiacciaio del Rutor. L’uomo, nella notte, dopo che una squadra di terra era partita per tentarne il recupero, in una zona individuata sulla base delle indicazioni fornite dai compagni che avevano trascorso con lui parte della giornata, è rientrato da solo a La Thuile. Le sue condizioni sono buone: non presenta problemi di carattere sanitario.

Ad allertare il Soccorso Alpino Valdostano erano stati proprio i due amici dello scialpinista. Erano partiti in mattinata assieme, ma ad un certo punto lo avevano perso di vista. Nel pomeriggio, dopo che mancavano sue notizie da diverse ore, avevano lanciato l’allarme. Le ricerche, rese più complesse dal fatto che l’uomo non avesse con sé un telefono cellulare, sono scattate subito con l’elicottero, che ha effettuato un sorvolo della zona, a 2500 metri di altitudine, ma l’oscurità ha obbligato l’equipaggio a rientrare dopo poco.

Con l’aiuto di uno dei compagni, sono quindi stati ricostruiti i movimenti del gruppo durante la giornata e, vista la valida individuazione della zona in cui il disperso poteva trovarsi, è partita in serata una squadra di terra composta da una dozzina di guide alpine del Soccorso Alpino Valdostano e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Nella notte, il positivo epilogo della vicenda.

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