Il bando si può revocare solo "per eventuali novità specifiche sopravvenute e a seguito di una nuova valutazione dell’interesse pubblico nella gestione del servizio anziani". E' quanto ribadisce il parere legale redatto dallo studio Saracco che ieri mattina ha bloccato i lavori del Consiglio comunale di Aosta. Ma è anche quanto tornano a dire in una nota i consiglieri del Pd-Psi e di Stella Alpina ai colleghi dell'Uv. Volete proseguire con la richiesta di revoca del bando? Chiedono fra le righe i gruppi del Pd e dell'Edelweiss. Se il "cambio di rotta dell’Assessore competente (Ndr Marco Sorbara), come confermato anche da un consigliere dell’Union Valdôtaine, unico a parlare a nome del gruppo consiliare" rimane confermato, i due gruppi si dicono "disponibili a valutare con l’Union Valdotaine, le nuove formule e indicazioni per la gestione dei servizi anziani che sarebbero evidentemente alla base del cambio di rotta dell’UV stessa".
Pd e Stella Alpina chiedono di mettere sul tavolo del confronto "eventuali condivise conseguenze finanziarie cui il Comune potrebbe andare incontro, revocando il bando in definizione, e quindi dovendo gestire un servizio così importante con le stesse risorse finanziarie dell'anno in corso, non disponibili per l'anno venturo". Tenendo però presente "le già appurate difficoltà economiche in cui versa il Comune di Aosta, per gli effetti di una eventuale revoca del bando che si verificherebbero nel 2017, anno in cui il Comune è sottoposto all’ammenda per lo sforamento del patto di stabilità".
All'Uv i due gruppi chiedono inoltre di delineare le "eventuali nuove modalità gestionali per il servizio che potrebbero essere condivise dai tre gruppi di maggioranza" ma soprattutto di "ricercare quindi con l'intera maggioranza la concreta messa a disposizione delle necessarie risorse finanziarie da parte dell'Amministrazione regionale".