Riepilogando, lo scenario è grossomodo questo. Primo atto: in Consiglio regionale Antonio Fosson e Claudio Restano – già 'dissidenti' all'epoca della Renaissance – si sfilano dall'Union Valdôtaine in aperta polemica con il Presidente Rollandin e annunciano il nuovo gruppo politico autonomista 'Pour Notre Vallée'.
Secondo atto: l'effetto inevitabile che questa mossa ha sul Comune di Aosta, in un gioco di sponda continuo – ma qualcuno direbbe forse 'ancillare' – tra piazza Deffeyes e piazza Chanoux. Il gioco delle dichiarazioni è stato aperto questa mattina del consigliere regionale Leonardo La Torre, 'unionista atipico', non iscritto al Mouvement, che ha sparato a pallettoni sulla sua maggioranza.
A seguire arriva una eco anche dal Comune di Aosta, dai consiglieri Vincenzo Caminiti e Luca Zuccolotto (in lizza per il posto di assessore alle Politiche sociali del Capoluogo assieme a Sorbara, del quale La Torre ha recentemente chiesto la testa), anch'essi 'unionisti atipici', non iscritti al Mouvement, che in una nota segnalano che: “La politica valdostana sta attraversando un momento di preoccupate confusione a livello regionale sia a livello del Comune di Aosta e non è il momento di cercare capri espiatori”. Il momento, secondo i due consiglieri è quello nel quale “ridare trasparenza e credibilità ai valori della politica che deve essere portatrice di progetti e proposte in grado di rilanciare le attività socio-economiche della Valle” facendo “attenzione alle fasce deboli” e alle “priorità da affrontare urgentemente”.
Poi un 'giuramento di fedeltà': “ Noi apparteniamo all’Union Valdôtaine e continueremo ad essere legittimi portatori delle istanze dei cittadini che ci hanno votato. Notizie e voci diverse da queste sono solo frutti di fantasie politiche e di malcelate millanterie”, anche se non manca la stoccata: “Le elezioni regionali del 2018 non devono distogliere l’attenzione sulla grave crisi che ancora attanaglia la Valle d’Aosta e la Città di Aosta. È questo il momento in cui il movimento riassuma, di concerto con il Presidente della Regione ed il gruppo del Comune di Aosta, la guida dell’attività politica indicando con determinazione e chiarezza, nel rispetto dei programmi elettorali sui quali l’elettorato si è espresso senza equivoci, le priorità da affrontare urgentemente”.