Saint-Vincent, la scuola di Moron sarà abbattuta e ricostruita

Scartata l'ipotesi di fare interventi di manutenzione: “Non rivolvevano tutti i problemi”, afferma il sindaco Borgio. Il costo complessivo sarà di circa 2 milioni e mezzo di euro. Giovedì in consiglio saranno stanziati i soldi per la prima progettazione.
Politica

La scuola di Moron sarà abbattuta e ricostruita. Questo emerge nelle linee di indirizzo redatte dalla Giunta di Saint-Vincent, primo passo per disegnare il progetto preliminare dell'opera. L'operazione, escludendo l'Iva e le altre spese tecniche, dovrebbe costare intorno al milione e 950 mila euro, probabilmente due milioni e mezzo in tutto.

“È una stima fatta per la ricostruzione delle stesse superfici della scuola precedente e ospitare un massimo di cento persone – spiega l'assessore all'Istruzione Marco Maresca – con in più la necessità di rendere il sottotetto funzionale, per aggiungere uno spazio per i centri estivi e uno polifunzionale”.

Giovedì Saint-Vincent approverà il bilancio di previsione dove sarà stanziato il denaro necessario alla prima progettazione: “Stimiamo un costo tra i 20 e i 25 mila euro al quale andrà aggiunto altro denaro per l'indagine geologica sui terreni”, spiega l'assessore.

L'edificio era stato chiuso nell'aprile del 2016 dopo un'indagine fatta sui solai, prevista da direttrici ministeriali. Il sindaco Mario Borgio aveva emesso un'ordinanza e disposto lo spostamento dei bambini delle materne in alcune aule di Villa Romolo, sede anche dell'Office du Tourisme, mentre i bambini delle elementari sono stati trasferiti nelle scuole del Capoluogo.

Il conto delle riparazioni per rendere agibili le scuole, dopo la perizia fatta dall'ingegnere Sandro Pariset della Macrodiagnostic Srl, era di circa 250 mila euro: “Ci siamo resi però conto che quelle riparazioni non risolvevano altri problemi – spiega il sindaco Mario Borgio – sarebbero stati interventi parziali che lasciavano fuori i problemi al tetto e ai cornicioni”.

Da qui la decisione di demolire e ricostruire, confidando in un accordo verbale con l'assessorato regionale ai Lavori pubblici: “Quando abbiamo fatto l'incontro con l'allora assessore Mauro Baccega la Regione si è impegnata nel triennio tra il '17 e il '19 di trovare le risorse necessarie – spiega Maresca – la procedura concordata era che noi avremmo fatto il preliminare e poi invieremo la richiesta di finanziamento”.

“Il volume del nuovo edificio resterà più o meno uguale a quello attuale, al massimo innalzeremo tutto di circa un mezzo metro, ma la distribuzione permetterà di ricavare i nuovi ambienti – aggiunge Borgio – certamente sarà salvaguardato il giardino, importante per l'attività didattica”.

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