Crepe in maggioranza: Uvp attacca il progetto “civico” e Gerandin lascia le commissioni consiliari

Nogara: "Iniziativa diversa nelle modalità e finalità” rispetto a quella di Uvp..Gerandin: "Non delego al Presidente della Regione il compito di tracciare il percorso politico che ci porterà alle elezioni".
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Politica

Più che sulla variazione di bilancio lo scontro politico andato in scena nel pomeriggio di oggi è stato sulla conferenza stampa di ieri dei due gruppi di maggioranza di Stella Alpina e di Area Civica-Pnv. Uno scontro che ha messo in luce crepe piccole e grandi all’interno della stessa maggioranza.

Dopo essere stato protagonista di un alterco con Antonio Fosson, all’inizio della seduta, il capogruppo Uvp Alessandro Nogara ha svelato a microfono acceso il giudizio sulla nuova iniziativa politica, arrivata a poche settimane dal lancio da parte dei progressisti del “Rassemblement valdotain”. 

Se ieri il Presidente della Regione, Marquis, definitiva “complementari” i due progetti oggi Nogara è andato nel senso opposto parlando di “iniziative diverse nelle modalità e finalità”. “Pensiamo – ha detto in aula – che le proposte che si dicono civiche non possono costituire un progetto politico e duraturo ma sono una risposta parziale alle attese dei cittadini. Il ruolo dei partiti e dei movimenti politici, nonostante le difficoltà, ci sembra ancora necessario per assicurare un corretto rapporto fra eletti e elettori. Inoltre un vero progetto politico non si può limitare ad un semplice assemblaggio di elementi disparati che poi una volta eletti possono avere le mani libere, ma deve essere la condivisione di principi e valori comuni”. Il capogruppo Uvp ha quindi rivendicato per il progetto del leone dorato la capacità di “intravedere il cambiamento di contenuti e modalità”.

A fare da sponda all’Uvp erano stati poco prima i consiglieri unionisti, ulteriore indizio di quanto le strade degli ex si stiano sempre più riavvicinando. Per il capogruppo Ego Perron “la conferenza di ieri ha sancito la rinascita della nuova Dc” mentre per il consigliere Aurelio Marguerettaz si tratta di un “progetto nazional centrico che non si capisce dove vuole andare”. Stoccate sono arrivate anche dall’ex stelluto Mauro Baccega che ricorda di aver preannunciato nei mesi scorsi il ritorno del “grande manovratore che vi porterà alla deriva”. Il riferimento è a Leonardo La Torre, coordinatore di Pour Notre Vallée, più volte citato durante la discussione di oggi.

Un’altra frattura consumatasi oggi in seno alla maggioranza ha il nome di Elso Gerandin. Il consigliere di Mouv ha annunciato di essersi dimesso dalla I (dove era anche vice), II e V commissione.  “La credibilità di chi amministra si valuta sui cambiamenti: oggi devo riconoscere che non sempre li ho visti in questa nuova maggioranza.  – ha detto in aula Gerandin – Non ho due pesi e due misure: continuo ad essere libero nella mia azione, non delego al Presidente della Regione il compito di tracciare il percorso politico che ci porterà alle elezioni. L'unico progetto credibile è quello di cambiare marcia e metodi.”.

E dopo settimane in cui tutti parlano di elezioni anticipate una proposta arriva dai banchi della minoranza. “La Giunta si dimetta tutta e si utilizzino le vacanze estive per formare un nuovo governo – l’invito di Paolo Contoz –  in grado di condurci a maggio e a costruire un progetto politico serio e concreto per la Valle e per i valdostani”.

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