Si fa sempre più difficile il percorso per arrivare a confezionare la prossima finanziaria regionale. Il Tar del Lazio ha bocciato oggi la sospensiva chiesta dalla Regione sul decreto del Ministero dell'Economia del 9 maggio scorso che chiede alla Valle d'Aosta un contributo di 144,3 milioni di euro per il 2017. I giudici amministrativi hanno deciso di pronunciarsi, quindi, sul merito della questione in un'udienza che dovrà essere a breve fissata.
"Nei prossimi giorni decideremo come entrare nel merito della preparazione del Defr (Nda il documento economico e finanziario) – sottolinea l'Assessore regionale alle Finanze, Albert Chatrian – e come predisporre innanzitutto il documento politico".
La Giunta avrebbe dovuto presentare nel giugno scorso – il termine non è perentorio – il Defr. Ma su questo primo schema di bilancio regionale e ovviamente sul successivo documento finanziario pesa come un macigno la richiesta dei 144 milioni di euro per il 2017. Soldi che lo Stato sarebbe pronto a chiedere anche per il 2018. "Nel momento in cui non c’è una certezza sul 2017 non c’è certezza totale sul 2018" spiega Chatrian. "Il fatto di non aver voluto confezionare il Defr per il 2018 è perché volevamo avere dei punti di caduta certi che ad oggi non ci sono e ne prendiamo atto".
Senza una soluzione a breve termine il bilancio 2018 sarà nella migliore delle ipotesi – sempre ovviamente che si riesca a chiudere – lacrime e sangue. Oltre al Tar del Lazio la Regione si è appellata alla Consulta ma qui i tempi del giudizio sono ancora più lunghi. La speranza è quindi di arrivare ad un accordo politico con lo Stato. Ad oggi però, dopo l'annuncio del luglio scorso dell'apertura di un tavolo Stato-regione per definire la questione, sembra che poco si sia mosso su quel fronte.