Dopo due giorni e mezzo di sorvoli in elicottero e ricerche a terra, nessuna traccia di Davide Gentile nell’alta Valsavarenche. Il Capo della Protezione civile regionale, Silvano Meroi, in accordo con tutti gli enti coinvolti nelle operazioni ha quindi deciso di sospendere le ricerche in Valle d’Aosta del 30enne di Settimo Torinese, del quale si sono perse le tracce dal 9 settembre scorso, dopo una serata trascorsa con gli amici.
Le operazioni – cui hanno contribuito i Vigili del fuoco, le forze dell’ordine, il Soccorso Alpino Valdostano e quello della Guardia di finanza, il Corpo Forestale della Valle d’Aosta e il Soccorso sanitario 118 – avevano interessato la nostra regione nel fine settimana perché nella mattinata di sabato, non lontana dal rifugio Savoia era stata ritrovata, a seguito della segnalazione ai Carabinieri da parte di una persona che l’aveva notata, la Renault Kadjar grigio scuro del giovane.
Lassù, in auto, si arriva solo tramite la provinciale 50, che dal Piemonte sale e raggiunge la Valle attraverso il colle del Nivolet: la strada finisce poco dopo e non è possibile scendere oltre sul versante valdostano. All’interno della vettura non vi erano né biglietti, né altri segni utili a fornire indicazioni. Il cellulare di Gentile, nelle ore dopo la scomparsa, però è risultato aver agganciato la cella della rete mobile di Pont di Valsavarenche, altro elemento che lo collocava nella nostra regione. Un contatto avvenuto il 10 settembre, quindi ormai quindici giorni fa, poi il telefono era divenuto irraggiungibile. Il ripetitore che copre quella zona, a differenza di quanto accade in aree più popolate, ha tuttavia una portata limitata e questo aveva consentito di circoscrivere con precisione l’area in cui cercare.
Le operazioni in Valle, secondo quanto comunicato dalla Protezione civile, riprenderanno qualora emergessero “elementi utili alla loro prosecuzione”. A quanto scaturito dalle indagini svolte in Piemonte, dopo la denuncia della sua scomparsa, il giovane non pareva manifestato particolari disagi negli ultimi tempi e aveva con sé di una somma di denaro giudicata sufficiente per sostentarsi per più di un giorno.
Un elemento che però non sembra direttamente coniugabile ad una presenza in alta montagna, della quale oltretutto non era noto per essere particolarmente appassionato. Così come poco compatibili appaiono anche gli abiti che indossava l’ultima volta in cui è stato visto: una felpa rossa e dei pantaloni neri di una tuta. Di certo, per ora, resta che di Davide Gentile, malgrado gli svariati appelli degli amici sui social network, da ormai sedici giorni non ci sono notizie.