Arriva in aula la prossima settimana la proposta di legge "Rosset" sui vitalizi. Il testo, depositato dall'ex presidente il 29 dicembre scorso, in qualità di coordinatore del tavolo di lavoro, composto dall'Ufficio di Presidenza e dai capigruppo, è passato ieri a maggioranza in I Commissione con l'astensione della minoranza.
L'iniziativa, composta da 4 articoli, è nata a seguito dell'impegno preso dai capigruppo il 23 novembre scorso in Consiglio regionale dopo la bocciatura della proposta di legge del M5S in materia di trasparenza degli assegni vitalizi dei Consiglieri regionali.
Rispetto ad una prima bozza il testo arrivato in Commissione è stato profondamente riformato. In particolare è sparito il divieto di cumulo dei vitalizi degli eletti ma anche la possibilità, così come già avvenuto con la scorsa finanziaria, per i “pensionati d’oro” di chiedere la liquidazione, entro il 31 marzo 2018, della propria posizione in forma di capitale, abbattuta dell’11%.
Confermata invece la cancellazione, per i consiglieri regionali eletti a decorrere dalla XV legislatura, del sistema previdenziale facendo venire quindi meno i contributi a carico del bilancio del Consiglio nonché la trattenuta obbligatoria a carico del consigliere regionale.
Per i percettori di prestazioni previdenziali, nonché per i consiglieri regionali di legislature antecedenti alla XV che hanno maturato il diritto alle prestazioni previdenziali, ma che non hanno ancora raggiunto il limite di età o che ancora non le percepiscono alla data di entrata in vigore della presente legge, si continuano ad applicare le disposizioni in vigore prima della proposta di legge. In caso di rielezione successiva, la posizione contributiva del consigliere rieletto rimane quella maturata nelle legislature precedenti alla XV.
Viene introdotta però la possibilità di contribuzione facoltativa a favore della previdenza complementare, prevedendo che ai consiglieri regionali eletti a decorrere dalla XV legislatura, che così dispongano, sia trattenuto a titolo di contribuzione previdenziale un importo pari all'8,80 per cento dell'indennità di carica, da versare a sostegno della rispettiva previdenza complementare unitamente alla contribuzione a carico del Consiglio regionale, fissata nella misura massima del 24,20 per cento. Il periodo massimo di contribuzione è di 15 anni.
L'Istituto dell'assegno vitalizio diventa "Istituto per il sistema previdenziale dei Consiglieri regionali".
Infine l'ultimo articolo dà corso alla pubblicazione, sul sito istituzionale del Consiglio regionale, dei nominativi e degli importi percepiti dai consiglieri a titolo di prestazioni previdenziali o di assegno vitalizio, nonché la durata di tali pubblicazioni. Nel caso di reversibilità, è indicata, in forma anonima, a fianco del nominativo del consigliere deceduto, la presenza di aventi titolo.
Oltre alla proposta "Rosset" in aula sbarcherà anche la proposta di legge presentata dal consigliere del M5S, Roberto Cognetta bocciata ieri a maggioranza dalla I Commissione con l'astensione della minoranza.