Con 22 astensioni (6 voti a favore Alpe e Gruppo Misto) il Consiglio regionale dice "No" all'election day. Bocciata la risoluzione presentata dal consigliere del gruppo misto Alberto Bertin che impegnava il Governo ad attivarsi presso il Consiglio dei Ministri per verificare la possibilità di accorpare le elezioni regionali e le politiche e invitava il Consiglio, se l'accorpamento risultava possibile, a permettere l'indizione delle regionali in concomitanza delle politiche del 4 marzo.
Nell'illustrare l'iniziativa Bertin ha ricordato come una tornata elettorale in Valle d'Aosta ha un costo medio di circa 600mila euro.
"Il principio dell’election day è valido – ha detto il Presidente della Regione Laurent Viérin respingendo la richiesta – ma il nostro statuto parla chiaro, fissando in 5 anni la durata della legislatura e ci sono delle date in cui fissare l’appuntamento delle regionali, tra la fine aprile e inizio giugno. Stiamo ragionando invece sull'accorpare le elezioni regionali con quelle del Comune di Valtournenche".
Per Bertin "manca la volontà politica di andare verso l'election day. Apprezzo che almeno per il Comune di Valtournenche si vada in quella direzione, è certamente un piccolo passo avanti ma rimane un atteggiamento negativo".