È scontro aperto tra i Sindacati confederali e quelli autonomi, del settore sanità. All'origine del dissidio c'è lo sciopero di 48 ore proclamato dalla mezzanotte del 12 aprile a quella del 13 da Nursing-Up – Sindacato degli Infermieri e Nursind – Sindacato delle Professioni infermieristiche.
Nella nota del Dipartimento Funzione pubblica delle due organizzazioni si chiarisce che lo sciopero è stato indetto per “sollecitare il Governo all'incremento delle risorse destinate alla contrattazione, alla revisione del sistema delle indennità e all'aggiornamento professionale”.
In parole povere, i Sindacati autonomi puntano il dito contro il rinnovo del Contratto nazionale del comparto Sanità, che dopo dieci anni di blocco dovrebbe vedere la luce i primi di maggio.
Contratto – ma soprattutto la pre-intesa che proprio ieri sera ha avuto il “via libera” da Consiglio dei Ministri – che le sigle sindacali confederali difendono, attaccando a loro volta i “cugini” autonomi: “La smettano di dire bugie – commenta Natale Dodaro, Uil Flp –, le promesse che abbiamo fatto a livello nazionale sono andate a buon fine, e presto i lavoratori avranno questo Contratto tanto atteso”.
Ma non solo: “Abbiamo spiegato la pre-intesa ai lavoratori in tutte le assemblee e l'hanno votato. Fare uno sciopero a tre giorni dalle elezioni delle Rsu è strumentale. Noi c'eravamo prima, ci siamo oggi e ci saremo il 21 aprile, dopo le elezioni. I lavoratori non dimenticano chi fa sindacato tutti i giorni e chi invece lo fa 'a spot'”.
“La pre-intesa incrementa le retribuzioni del 3,48% – spiega invece Pietro Trovero, Cgil Fp –, e non è vera neanche la notizia data dai Sindacati autonomi che ci sarà uno schiacciamento a favore delle retribuzioni più basse, e neanche che la vacanza contrattuale si sarebbe persa come dicono. Sono notizie fuorvianti, questo Contratto valorizza tutte le categorie, sia amministrative sia le Oss, rafforza i diritti ed è in linea con tutti gli altri contratti del pubblico”.
“Parliamo di un aumento sui contratti di circa cento euro lordi – attacca invece Chiara Pasqualotto della Cisl Fp –, forse i Sindacati autonomi non conoscono le trattative di un rinnovo contrattuale, il cui iter sta procedendo normalmente. Con la contrattazione si possono alzare ancora le indennità, ma dire che questo è un Contratto 'irricevibile' è una cosa assurda”.
E sullo sciopero aggiunge: “Forse i loro iscritti non sanno che non servirà a nulla, solo a perdere dei soldi in busta paga. Come possono accusare i Sindacati confederali di non aver dato un aumento adeguato ai dipendenti e poi far perdere loro dei soldi in maniera inutile?”.