La Regione ha deciso di costituirsi in giudizio, davanti alla Corte costituzionale, contro l'impugnativa del Consiglio dei Ministri nei confronti della legge 5 del 29 marzo 2018, approvata nella scorsa legislatura, sulle “Disposizioni in materia di urbanistica e pianificazione territoriale. Modificazioni di leggi regionali”. Secondo lo Stato le norme censurate si pongono in contrasto con la disciplina nazionale in materia di valutazione di impatto ambientale e di governo del territorio.
“È un atto dovuto – spiega la presidente della Regione Nicoletta Spelgatti – per la salvaguardia delle più ampie competenze regionali in materia di urbanistica e di tutela del corretto utilizzo del territorio, ambiti nei quali la Regione ha sempre dimostrato una particolare attenzione, tanto da essere la prima Regione per minor 'consumo' di suolo”.
“Questo non esclude, come anticipato e condiviso con il ministro per le Autonomie, senatrice Erika Stefani, a margine dell'incontro di giovedì scorso – chiude Spelgatti – la possibilità di avviare sin da subito un dialogo con le amministrazioni centrali per superare i contenziosi in atto, mediante una migliore e più precisa definizione delle reciproche competenze salvaguardando le diverse e più ampie attribuzioni regionali, per garantire un quadro giuridico e ordinamentale più certo per le amministrazioni e per i cittadini”.