Arrestato per essere andato in escandescenza con i poliziotti intervenuti nel bar di Aosta da cui era partita una chiamata al 112 per un’auto che ostruiva il passaggio, dovrà ora affrontare anche un processo per calunnia. Protagonista della vicenda è Mohammed Abibou, un 28enne di origini marocchine finito in manette nella notte tra l’8 e il 9 novembre scorsi ed accusato inizialmente di porto di armi od oggetti atti ad offendere (avrebbe puntato una chiave universale verso uno degli agenti), resistenza a pubblico ufficiale (per la reazione e gli improperi rivolti agli operanti) e danneggiamento (per aver tirato dei calci alla “Volante”).
Condotto, il mattino successivo, in Tribunale per essere giudicato nella “direttissima”, aveva però palesato, dinanzi al giudice Marco Tornatore e al pm Francesco Pizzato, ecchimosi e lividi, sottolineando in particolare un dolore ad un piede, a lasciar intendere un trattamento violento da parte degli agenti che lo avevano fermato. Ne era stato quindi disposto l’accompagnamento in Pronto soccorso, dopo il rinvio del procedimento, per la valutazione medica del caso. Durante le visite al “Parini”, Abibou aveva poi riferito al medico in turno di essere stato picchiato dalla pattuglia, durante l’arresto.
Dichiarazioni da cui è scaturita l’apertura, in Procura, di un fascicolo per lesioni, contro ignoti. Le indagini hanno però smentito la tesi del 28enne. I testimoni sentiti in merito, presenti nel bar al momento dell’arresto, hanno negato che su di lui fosse stata usata violenza. Inoltre, sono stati acquisiti i filmati della videosorveglianza interna della Questura, dove il giovane era stato trattenuto. Lo si vede sferrare calci e pugni alle pareti, come accaduto – secondo gli agenti – quando era stato caricato sulla “Volante”, al termine del concitato intervento. Inoltre, è emerso – relativamente al problema al piede – un accesso ospedaliero risalente a due giorni prima dell’arresto.
Il fascicolo sulle presunte violenze è stato mandato quindi al Gip per l’archiviazione e, all’udienza di oggi, lunedì 13 novembre, il pm Pizzato ha contestato all’uomo anche l’imputazione supplettiva di calunnia (assieme ad un’ipotesi di lesioni, su uno dei poliziotti, che ha prodotto nel frattempo un referto medico). Il processo per le accuse originarie di Abibou è stato rinviato al 17 dicembre prossimo. Quello sulle nuove imputazioni seguirà un cammino a sé stante.