Stop del governo alla “Tassa sul volontariato”. Soddisfatto il Celva

A commentare il “passo indietro” da Roma sul raddoppio dell'Ires per il Terzo settore è stato il Presidente del Celva Franco Manes: "avrebbe pesantemente danneggiato il mondo del volontariato e dell’associazionismo no profit".
Franco Manes
Politica

Non è passata indifferente, neanche in Valle d’Aosta, la “retromarcia” del governo nazionale che giusto ieri annunciava, attraverso il premier Giuseppe Conte, di voler correggere – al primo provvedimento utile, a gennaio – il raddoppio dell’Ires per tutte le realtà del Terzo settore inserita nella Legge di Bilancio.

A commentare il “passo indietro” sulla cosiddetta “tassa sul volontariato” è stato il Presidente del Celva Franco Manes, che in una nota spiega: “Accogliamo con sollievo la decisione del Governo di cancellare il raddoppio dell’Ires per il Terzo settore. L’iniziativa avrebbe pesantemente danneggiato il mondo del volontariato e dell’associazionismo no profit, che nella realtà dei nostri Comuni valdostani rappresenta un vero e proprio collante sociale, nonché una risorsa essenziale, da difendere e valorizzare.”

“Il mondo del volontariato è uno dei tratti identitari più importanti della nostra Autonomia – ha aggiunto Manes –. Decidendo di mantenere l’Ires agevolata per il terzo settore al 12%, evitando di portarla al 24%, si eviterà una vera e propria tassa sulla solidarietà, così come è stata definita anche dall’Anci”.

“Seguiremo attentamente il ricalibramento della manovra” ha aggiunto il Presidente dei Sindaci valdostani che ha auspicato anche “una riforma condivisa con le Istituzioni territoriali e le associazioni di settore”.

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