“Il Reddito di Cittadinanza è una misura costruita male, con una fretta tutta legata a ragioni elettoralistiche, che non aiuterà né la ricerca di lavoro né le famiglie in difficoltà.” A dirlo è il senatore valdostano e vicepresidente del Gruppo per le Autonomie, Albert Lanièce, annunciando il voto contrario al provvedimento.
“A una manciata di giorni dalla sua partenza manca ancora un ancora un accordo con le regioni per l’assunzione dei navigator. – ricorda Lanièce – Non è ancora stata sottoscritta la convenzione coi Caf. Ai centri per l’impiego mancano le sedi adeguate, i computer, un personale qualificato. L’Inps non ha gli strumenti per verificare il patrimonio immobiliare e ha stimato che almeno 100mila nuclei familiari avranno il reddito senza averne diritto. Soprattutto, per come è pensata la misura, la distribuzione delle risorse produrrà effetti distorti andranno più ai singoli che alle famiglie, che sono quelle a maggior rischio povertà”.
Anche su Quota 100 – oggi il vice premier Salvini fa sapere che le adesioni in Valle d’Aosta sono state 140 – il senatore non risparmia critiche. “Non creerà nuovi posti di lavoro. – sottolinea – Ad andare in pensione saranno soprattutto dipendenti della pubblica amministrazione, dove c’è un blocco delle assunzioni, e dipendenti di aziende in declino, che quindi non procederanno con nuove assunzioni. Quota 100 non risolve il problema delle donne, ma è soltanto l’ennesima cambiale sulle spalle delle giovani generazioni. Si parla sempre di riforma delle pensioni, ma lo si fa sempre dal punto di vista di chi vuole andare in pensione e mai da quello di chi quelle pensioni dovrà poi pagarle”.
Per Lanièce le due misure di Quota 100 e del Reddito di Cittadinanza sono state “introdotte in tempi così rapidi solo per rispondere a un bisogno di carattere elettorale”.