Vigili del fuoco, il sindacato denuncia: sospetto caso di Legionella in caserma

A scriverlo è il Conapo, a seguito di un pompiere che presentava i sintomi della forma morbosa del batterio. Già scattate le operazioni di bonifica dell’impianto idrico-sanitario della “palazzina camerate”. Ma il sindacato aspetta risposte.
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Sospetto caso di Legionella nella caserma dei Vigili del fuoco “Erik Mortara”. A denunciarlo è il Sindacato dei pompieri Conapo che parla di un “sospetto di focolaio” e di un collega che, alla fine febbraio, presentava i sintomi della forma morbosa del batterio.

Un sospetto che è bastato – scrive il Conapo sul suo sito – a far comunque scattare le operazioni di bonifica dell’impianto idrico-sanitario della “palazzina camerate” – e nel frattempo sono stati fatti anche i rilievi da parte dell’Usl, che ha eseguito ulteriori prelievi – ma che lascia inevase diverse risposte che il sindacato dice di non aver mai ricevuto.

Nella lettera – dello scorso 4 marzo e inviata alla Coordinatrice del Dipartimento personale, al Coordinatore del Dipartimento Protezione civile e Vigili del fuoco, al Comandante del Corpo valdostano e al Dirigente della Struttura Sicurezza e Logistica –  l’organizzazione chiede “quando il Comando sia venuto a conoscenza che vi è stato un caso di legionellosi dovuto ad un focolaio batterico individuato all’interno della Caserma”, quali i motivi “per non informare ufficialmente tutto il personale del rischio di contagio”, quali le “azioni intraprese per identificare tutte le possibili fonti di infezione”, la risposta del medico competente, se la palazzina “vecchia” sia esente dalla contaminazione e se l’Amministrazione abbia intenzione o meno di risarcire le spese sostenute per la diagnosi, la cura ed i successivi controlli del collega.

Non solo, Conapo aggiunge altre richieste, ovvero se sia mai stato adottato un protocollo del controllo del rischio legionellosi nelle sedi valdostane del Corpo, se sia mai stata fatta una valutazione del rischio e come questo sia stato gestito nel documento e se sia mai stato fatto un controllo sullo stato di salute ed igiene dell’impianto idrico-sanitario della palazzina ma anche delle sedi distaccate di Courmayeur e dell’autoporto, ma anche se l’impianto della nuova palazzina sia costruito attraverso i criteri per la prevenzione ed il controllo della legionellosi.

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