Confcommercio Valle d’Aosta pronta a sostenere la battaglia legale di chi, gestore di una sala giochi, dal 1° giugno scorso si trova a fare i conti con la legge regionale sull’Azzardopatia.
“Aspettiamo il primo verbale” spiega Graziano Dominidiato, Presidente di Confcommercio Valle d’Aosta all’uscita dell’audizione in V Commissione. “Abbiamo provato con la mediazione, ma non mi pare ci sia da parte della Commissione la volontà di apportare modifiche alla legge o di procedere ad una sospensione in attesa che normative statali chiariscano il quadro”.
Con l’entrata in vigore sabato scorso della legge regionale, le sale gioco ma anche chi ospita “spazi per il gioco” che sono ubicati ad una distanza, misurata in linea d’aria, inferiore a 500 metri da alcuni luoghi sensibili (scuole, chiese ma anche bancomat, esercizi di compravendita di oro) dovrà chiudere.
“Parliamo di 200 addetti circa che verranno messi alla porta” spiega Dominidiato. “Hanno anticipato di un anno e mezzo l’entrata in vigore, non consentendo agli esercenti di reinventare la propria attività o di delocalizzarla”.
L’uniche modifiche all’orizzonte potrebbero riguardare il nodo dei “tabaccai”. L’attuale formulazione della legge regionale sembra infatti includere nei divieti anche i giochi in concessione, lotto compreso.
“La battaglia sulla ludopatia non può valere solo per i privati e non per la Regione, proprietaria di un casinò. Senza contare che il proibizionismo mette in campo il gioco illecito, come sta già accadendo in altre città”.