La nuova maggioranza supera la prima prova: Cva. Con un emendamento sostitutivo, presentato nel consiglio regionale di questo pomeriggio, i diciannove riescono a superare il potenziale ostacolo della risoluzione del M5S, della Lega e Mouv’ che chiedeva al Governo regionale di non rinnovare gli attuali vertici di Cva, affidando alla competente commissione un primo vaglio dei curricula dei candidati.
“Alla luce della trappola posta dal M5S, troviamo pronto un disinnesco” dice Stefano Aggravi.
L’emendamento approvato oggi – 24 voti a favore (ai 19 della maggioranza si sono uniti il M5S e Adu) e 11 astensioni (Lega VdA, Mouv’, GM) – impegna la Giunta a “procedere speditamente” sulla norma di attuazione sulle acque e la commissione competente ad approfondire il funzionamento di Cva, “sulle funzionalità della sua organizzazione e sulle criticità da affrontare”.
“Nessuno disinnesco – replica il Presidente della Regione, Antonio Fosson – L’azione della commissione paritetica non è per escludere o posticipare certe scelte. Aspettiamo una risposta molto rapida, nel frattempo si metteranno in moto quegli approfondimenti per cercare eventuali alternative, pur nel principio che Cva è una società interamente valdostana”.
A illustrare l’iniziativa di minoranza, che in prima battuta chiedeva anche di rinviare l’approvazione del bilancio 2018 di Cva, è stata il capogruppo del M5S, Luciano Mossa: “Visto il destino ancora incerto di Cva e i tempi per la definizione di una norma di attuazione, è irresponsabile mantenere la società fuori dal controllo regionale, in completa autonomia del management aziendale”.
A difendere l’operato dei vertici della società, è stato il consigliere di Ac, Alessandro Nogara: “Cva è sempre stata gestita nel modo ottimale, come dimostrano i dati del bilancio. Appare curioso che chiunque possa parlare della società, tranne chi è stato chiamato ad amministrarla”.