“All’Usl la gestione delle microcomunità”: la proposta dell’Assessore Baccega

Accantonata l'idea dell'azienda speciale. La proposta dovrà ora essere presentata alle Unités de Communes che oggi hanno la gestione delle micromunità e al Comune di Aosta. La volontà è di arrivare alla nuova organizzazione dal 1° gennaio 2021.
anziani, microcomunità
Politica

L’azienda speciale torna nel cassetto, sostituita da una nuova proposta di riforma dei servizi agli anziani. A delinearla è stato questa mattina in V Commissione consiliare l’Assessore regionale alla Sanità e politiche sociali, Mauro Baccega.

“Ho passato l’estate a girare le strutture per anziani – spiega l’Assessore – La popolazione valdostana invecchia sempre di più, ma le esigenze non sono solo socio – assistenziali, ma sono più socio-sanitarie”. La proposta di Baccega, già condivisa nei giorni scorsi con la Giunta regionale, è di affidare la gestione delle microcomunità valdostane all’azienda Usl. 

“In consiglio si era parlato lungamente di azienda speciale, che però ha dei costi maggiori, il rischio è inoltre di trovarsi con la solita struttura a lato che non si sa chi va a gestirla. Credo che l’Usl potrebbe essere la struttura che a cappello si porta la gestione di tutte le strutture per anziani della Valle d’Aosta”.

Nei prossimi giorni la proposta verrà portata all’attenzione anche delle Unités de Communes che oggi hanno la gestione delle micromunità e al Comune di Aosta. “Tutto questo comporta la redazione di una nuova legge che ci dia il tempo per fare partire la nuova organizzazione dal 1° gennaio 2021” prosegue Baccega, che va poi a delineare i vantaggi. “Le economiche di scala, una migliore attenzione per utenti e anziani, la riabilitazione che è una esigenza forte in molte strutture, dove ci sono palestre sottoutilizzate o che non funzionano, una migliore attenzione alle Oss e al personale, che transiterà sotto l’azienda Usl. E ancora  una gestione unica, rette unificate su tutto il territorio regionale. Si può arrivare a dei risparmi importanti e ad una migliore qualità del servizio, con la presenza di medici, infermieri e a una maggiore assistenza socio sanitaria”.

La riforma delineata da Baccega ha trovato il favore dei commissari, da cui arriva però la proposta di costruire in commissione la proposta di legge. 

Un primo assaggio di quello che accadrà nel 2021 arriverà già nei prossimi mesi, con il passaggio della gestione della microcomunità di Variney all’Azienda Usl. 

“Abbiamo raccolto l’esigenza del J.B.Festaz, che non riesce più a gestire dei pazienti così fortemente sanitari, e quindi come Rsa non ha più la possibilità di mantenere i suoi 20 posti – racconta l’Assessore – E’ stata, quindi, individuata nella microcomunità di Variney la possibilità di avere una Rsa con 34 posti letto, dove i 20 del JB Festaz vengono ricollocati e altri 14 arrivano dalla Geriatria. Questo permetterà di avere una struttura che rimane sotto l’azienda Usl: costi di gestione, investimento, manutenzione e con il recepimento dei contratti in essere”. La Giunta dovrà ora andare a predisporre un accordo di programma o una convenzione.  Sempre per Variney l’Assessore ha comunicato in Commissione la presenza dal 1° ottobre 2019 di un medico al Consultorio per effettuare i vaccini.

Fra due anni e mezzo circa toccherà invece al reparto di Psichiatria spostarsi dall’attuale edificio dell’ex maternità di via Saint-Martin-de-Corléans al Parini. “Psichiatria, con i suoi 14 posti letto, andrà al primo piano dell’edificio D, dove al piano terra rimarranno gli ambulatori di medicina e riabilitazione”. I costi preventivati per la ristrutturazione si aggirano intorno ai 3 milioni di euro. All’ex maternità continueranno a essere presenti alcuni ambulatori. “Abbiamo anche l’esigenza di rivedere, in chiave più moderna, il reparto Infetti”.

Su queste ultime comunicazioni non sono mancate però le perplessità dei commissari. “Che fine faranno gli utenti in più nella microcomunità di Variney? E i dipendenti che non verranno assorbiti?” si chiede Roberto Cognetta di Mouv’. “Quanto ci costano i trasferimenti da qui a lì?” si unisce Claudio Restano. “Forse poi qualcuno non si ricorda i problemi di staticità che ha l’ex Maternità. E’ opportuno tenerci gli ambulatori?”.

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