Lo scorso 28 maggio era stato condannato per lesioni e danneggiamenti relativi ad un episodio accaduto all’inizio del mese. Quella sentenza, per effetto di un’ordinanza di revoca della relativa sospensione, è diventata esecutiva e ieri, lunedì 21 ottobre, la Squadra Mobile e la Volante della Questura hanno rintracciato e incarcerato un 22enne della Guinea Bissau, M.J., in Italia senza fissa dimora.
All’uomo restano da scontare, al netto della detenzione preventiva già effettuata, undici mesi e ventotto giorni in cella (la sentenza includeva anche una multa da 2.000 euro). Il 2 maggio, il ragazzo era stato arrestato dalla Volante per aver colpito con un pugno un operatore della Cooperativa “La Sorgente” e per i danneggiamenti causati alla sede di via Binel, ad Aosta, della società.
Da quanto era emerso a processo, nelle testimonianze dei presenti all’accaduto, il giovane migrante “dormiva sul divano, all’interno della struttura”, anche se “da un anno e mezzo era fuori dall’accoglienza”. L’operatore, addetto alla manutenzione, si era recato a controllare un ingresso scardinato dal 22enne il giorno prima.
È stato in quel momento che “ha iniziato a urlare, mandando a quel Paese tutti” e, a fronte del tentativo di allontanarlo, “si è scagliato su di me. Mi ha dato un pugno sul naso” (la prognosi valutata in Pronto soccorso era stata di una decina di giorni). Il difensore, Oliviero Guichardaz, aveva contestato il danneggiamento dell’ingresso, per incongruenze tra gli atti e il contenuto delle deposizioni.
