Il Teatro Giacosa riapre i battenti, almeno fino al giugno 2020.
Dopo l’affidamento del servizio, che comprendeva un “pacchetto” unico anche con il Café du Théâtre, nel giugno scorso i controlli di merito avevano evidenziato delle irregolarità nelle posizioni di due delle tre ditte che avevano costituito l’Ati – l’Associazione temporanea di imprese – che si era aggiudicata la gestione.
Gestione per la stagione 2019/20 che ora torna in capo alla società “Dreamlight” – che faceva parte della cordata aggiudicataria a marzo scorso – per un periodo che va dallo scorso 1° novembre fino al prossimo 30 giugno.
La “ratio” del provvedimento – si legge in una nota di piazza Chanoux – è che il Comune, come da indirizzo espresso dalla quarta Commissione ad agosto, debba provare comunque a garantire un’offerta culturale alla città nonostante la conclamata crisi del settore, confermata dalla rendicontazione degli ultimi anni di gestione da parte del concessionario.
Per ovviare l’Amministrazione ha optato per una forma analoga a quella utilizzata per la Cittadella dei Giovani, ovvero una concessione dove il privato che gestisce, a fronte di alcuni vincoli imposti dal Comune, ottiene una forma di compartecipazione alle spese di funzionamento della struttura.
Nel dettaglio, per il periodo di gestione il canone che dovrà versare la “Dreamlight” equivarrà al 10% del fatturato riguardante il solo affitto della sala, oltre ad alcuni oneri tra cui l’anticipazione delle spese di gestione della struttura e quelle di manutenzione ordinaria, la titolarità delle utenze ad eccezione del riscaldamento, la titolarità di tutti i documenti tecnico-amministrativi per i pubblici spettacoli e la riserva a favore del Comune dell’utilizzo gratuito della sala per manifestazioni o eventi dell’Ente di una giornata sola.
Il Café du Théâtre deve aspettare ancora
Il Comune ha tentato, in questa gestione temporanea, ad infilare anche il Café du Théâtre, chiuso ormai dal 31 agosto 2018.
Operazione al momento non riuscita: “In questa prima fase, dal momento che il bando precedente si è dovuto annullare per motivi non imputabili all’Amministrazione – spiega l’Assessore alle Finanze Carlo Marzi – abbiamo proposto anche la gestione del bar. Per un periodo di tempo così breve però non è stato accettato, visti anche i lavori che dovrebbero essere fatti al suo interno”.
La priorità, prosegue Marzi, era aprire le porte del teatro, e in fretta: “Quest’estate la Commissione aveva dato un indirizzo: dovevamo garantire i servizi, ed era fondamentale aprire subito il ‘Giacosa’ ad esempio per lo Charaban, che per noi è un appuntamento importantissimo”.
L’idea però del bando duplice, teatro + bar, non è abbandonata: “Ora tenteremo due strade: la prima quella del bando di gestione congiunto, tenendo conto che purtroppo il mercato in questo momento è delicatissimo. Nei prossimi giorni proveremo a fare una valutazione per proseguire su questa via ma stiamo anche valutando la possibilità di dare una destinazione al ‘Giacosa’ e poi uscire con un bando a parte per il Café du Théâtre”.