A fronte della richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura, il 64enne Giuseppe Aggio di Châtillon, accusato di omicidio stradale per aver investito ed ucciso il 93enne torinese Michele Di Mattia ad Antey-Saint-André, ha chiesto tramite il suo difensore, l’avvocato Ascanio Donadio, di accedere al rito alternativo del patteggiamento. L’istanza ha trovato il consenso del pm Carlo Introvigne e l’udienza in merito è stata quindi fissata davanti al Gup del Tribunale per il prossimo 10 dicembre.
L’incidente si era verificato lo scorso 2 agosto, in località Filley, in un rettilineo della strada regionale della Valtournenche. Aggio, alla guida di un’utilitaria, era stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Breuil-Cervinia dopo essere risultato positivo all’alcoltest, con un tasso superiore a 1,5 grammi per litro (vale a dire oltre tre volte il consentito). Dalle consulenze tecniche della Procura, era emerso che la morte dell’anziano fosse conseguente ai traumi riportati nell’incidente e che la vettura procedesse a una velocità non adeguata al tratto stradale.
Nella ricostruzione degli uomini dell’Arma, l’anziano (noto in paese, perché vi trascorreva diversi periodi) aveva attraversato sulle strisce pedonali, quando era stato urtato e trascinato per diversi metri dall’auto di cui l’arrestato era al volante. Al Gip, nell’interrogatorio di garanzia, Aggio aveva detto di non aver visto l’uomo attraversare, mentre rientrava a casa dal lavoro, dopo un aperitivo. Il 118, quel giorno, era intervenuto anche con l’elicottero, ma per Di Mattia non c’era stato nulla da fare.