Fiori di zucca ripieni di burrata e acciughe

Oggi per voi una piacevole reminiscenza estiva
Fiori di zucca ripieni
casseDrôle

Oramai i fiori di zucca si trovano in tutte le stagioni e sebbene io sia un amante della stagionalità degli ingredienti, quando li vedo dal verduriere non so resistere allo stimolo di acquistarli, giusto per portare in tavola una colorata reminiscenza dell’estate andata, dei suo profumi intensi, della sua vivacità.

Ingredienti per 4 persone

12 fiori di zucca

1 burratina

12 filetti di acciuga sott’olio

150 gr di farina integrale

1 uovo

100 ml di acqua gassata fredda

1 cucchiaino di curcuma

sale, pepe nero e olio di arachidi per la frittura

Inizierete con lo sciacquare bene i fiori sotto acqua corrente, dentro e fuori; eliminerete il pistillo all’interno, che in cottura diventerebbe duro e amarognolo ed eliminerete anche l’eventuale gambo del fiore. Adagerete i fiori su carta assorbente per farli asciugare.

Dovrete poi dividere la burrata in 12 pezzi, sui quali appoggerete i filetti di acciuga, ben scolati dall’olio in eccesso. Con grande perizia, per evitare di romperli, infilerete all’interno dei fiori la burrata e l’acciuga, richiudendo i petali alla sommità, a creare una sorta di fagottino.

Ora sarà il tempo di preparare la pastella: in una insalatiera di metallo verserete la farina, romperete l’uovo e aggiungerete l’acqua ( la quantità di acqua che ho indicata è relativa in quanto diversi tipi di farine hanno diversi tipi di assorbimento dei liquidi quindi vi dovrete regolare su di una consistenza più corposa di quella di un impasto per crêpes ), salerete con del sale fino, aggiungerete una macinata di pepe nero e il cucchiaino di curcuma; amalgamerete il tutto con l’aiuto di una frusta da cucina e lascerete riposare per una decina di minuti.

L’olio di arachide dovrà raggiungere i 180 gradi per ottenere una frittura chiara e croccante, potrete controllarne la temperatura, se non possedete un termometro da cucina, immergendo il retro di un cucchiaio di legno nell’olio, se immediatamente si formeranno delle bollicine introno al legno la temperatura sarà ottimale.

Pastellerete, con delicatezza, i fiori controllando che la pastella ne abbia ricoperto ogni angolo, questo perché la pastella sarà come un’armatura in grado di proteggere il nostro fiore dal calore dell’olio,  impedendo all’acqua della burrata di produrre fastidiosi e pericolosi schizzi incandescenti.

Friggerete i fiori per circa due minuti per lato e, una volta cotti, li depositerete su carta assorbente di modo che cedano l’olio in eccesso.

Serviteli ben caldi ai vostri commensali e godetevi questa boccata d’estate a fine novembre!

Buon appetito e rammentate sempre che il cibo è vita quindi meglio sia buono!

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