Voto di scambio, Tripodi: “Presidente e prefetto, è inaccettabile”

"Nessun territorio purtroppo si può considerare immune ai condizionamenti mafiosi" sottolinea la deputata valdostana Elisa Tripodi
La deputata Elisa Tripodi - immagine d'archivio
Politica
“Senza parole per le notizie che arrivano dall’inchiesta per scambio elettorale politico mafioso, che vede coinvolto anche il presidente della Regione Valle d’Aosta Antonio Fosson. Attendo con ansia gli sviluppi di un’indagine che rischia purtroppo di confermare un dato: nessun territorio purtroppo si può considerare immune ai condizionamenti mafiosi.  Elisa Tripodi commenta così l’indagine a carico del Presidente della Regione Fosson, degli Assessori Borrello e Viérin, oltre che del consigliere Luca Bianchi.
La deputata valdostana da tempo ricorda di battersi contro  un’anomalia tutta valdostana” ovvero “il Presidente della Regione è anche Prefetto”.
Fosson nei giorni scorsi, quando sapeva già di essere indagato per scambio elettorale politico-mafioso quando, ha deliberato in Giunta la richiesta di costituzione di parte civile dell’amministrazione regionale nell’udienza preliminare di “Geenna”, indagine quest’ultima da cui prende le mosse la nuova inchiesta “Egomnia” sulle elezioni regionali.
Sempre nell’esercizio delle funzioni prefettizie ha trasmesso al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese le due relazioni sull’accesso antimafia effettuato nei due comuni di Aosta e Saint-Pierre.
“Una situazione evidentemente inaccettabile, a maggior ragione alla luce dei fatti che stanno emergendo da questa inchiesta”.

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