Contributi non versati, l’Uv a Rini: “Non accettiamo lezioni di etica politica”

In una nota il Presidente Uv Erik Lavevaz ricostruisce la vicenda del procedimento avviato nei confronti di Rini. "Il procedimento, avviato nell’autunno scorso, ha avuto naturali sviluppi in questi giorni, senza che la cosa fosse controllata dal Movimento". E poi ricorda come Rini si fosse impegnata davanti ad un notaio a saldare il debito.
erik lavevaz
Politica

“Non intendiamo ricevere lezioni di etica politica, da chi non è un esempio di coerenza, e soprattutto da chi, parlando di operazione squallida, dovrebbe ricordarsi che, dopo aver usato il nostro Movimento per essere eletta per la terza volta, ha pensato bene di abbandonare l’Union Valdôtaine, prima ancora della convalida della sua elezione.” A parlare è oggi il Presidente dell’Uv Erik Lavevaz che interviene sul procedimento di recupero crediti avviato dal Mouvement nei confronti di Emily Rini.

“Va innanzi tutto premesso che non era intenzione del Comité Fédéral aumentare le tensioni in questo momento delicato della politica valdostana. Il procedimento, avviato nell’autunno scorso, ha avuto naturali sviluppi in questi giorni, senza che la cosa fosse controllata dal Movimento” sottolinea Lavevaz ricordando come lo stesso fosse stato avviato nell’autunno scorso dopo che la Presidente del Consiglio Valle “si era impegnata a regolarizzare la sua posizione prima della sua candidatura alle elezioni regionali 2018”. Impegno sottoscritto, precisa ancora Lavevaz, davanti ad un notaio. Peraltro “’l’accordo sottoscritto nel maggio 2018 è un’eccezione che è stata concessa solo a Rini (altri candidati avevano una parte dell’indennità bloccata ma avevano onorato gli impegni precedenti) proprio per venirle incontro, a seguito delle note vicende della Corte dei Conti, e permetterle di essere candidata nella lista dell’Union Valdôtaine.”

Per questo il Presidente Uv sottolinea come “appare quanto meno inopportuno e fuori luogo parlare di ritorsione o mettere in mezzo alla discussione aspetti politici che nulla hanno a che vedere con la questione. Si tratta piuttosto di un atto dovuto che sarebbe andato avanti ovviamente a prescindere dalle scelte personali fatte”.

L’auspicio di Lavevaz è che Rini, oltre a “saldare quanto dovuto” dalla scorsa legislatura, rispetti anche “gli impegni assunti per la presente legislatura” versando “gli importi che si è impegnata a riconoscere al Movimento all’atto della sua candidatura, senza costringere l’Union Valdôtaine ad ulteriori azioni legali. Rassicuriamo inoltre l’interessata che le posizioni debitorie di altri eletti sono al vaglio del nostro legale, in base ai titoli in nostro possesso, ma che la posizione oggetto del presente provvedimento è del tutto eccezionale e senza precedenti”.

Infine sui contributi volontari versati al Movimento da amministratori di società, il Presidente ricordando come le nomine siano di “competenza del Governo Regionale” , spiega come per tutte le cariche assunte da iscritti all’Union Valdôtaine che prevedono un’indennità, “questo rimane un obbligo morale stabilito dall’articolo 9 e dall’articolo 27 del nostro statuto, articoli che la sig.ra Rini sicuramente conosce, essendo stata tanti anni nella famiglia Unionista”.

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