La Procura della Repubblica ha completato le indagini sulla moria di trote nel torrente Messuère, in Val d’Ayas, risalente allo scorso agosto. Sulla base degli accertamenti condotti dal Corpo Forestale Valdostano, relativamente alla messa in secca del corso d’acqua il pm Eugenia Menichetti ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di un decreto penale nei confronti di Alberto Arditi, legale rappresentante della “Messuère Energie Srl”, e di Savino Vacquin, presidente del Consorzio di miglioramento fondiario Brusson. Il reato contestato è la distruzione o deturpamento delle bellezze naturali. Sia la società idroelettrica, sia il consorzio, sono autorizzati al prelievo idrico dal torrente.
Al solo Arditi è poi formulato l’addebito di impedimento del controllo, legato all’onda di piena riscontrata dal personale impegnato nelle verifiche sul rispetto del deflusso minimo vitale lungo il corso d’acqua e ricondotta dagli inquirenti all’apertura di una “chiusa” a monte. La richiesta formulata dalla Procura al Gip è quindi di un’ammenda da 516 euro per Vacquin e di una multa da oltre 6mila euro per Arditi. Le difese hanno già annunciato opposizione al provvedimento. In due distinte pozze totalmente prosciugate, i forestali intervenuti in località Moulin de Robatot (Brusson) avevano trovato una sessantina di trote fario morte.