Sono 15 i lavori scelti come “Oeuvre Choisie 2020”, le opere selezionate tra gli oltre mille banchi della Fiera di Sant’Orso.
L’iniziativa, giunta alla nona edizione ha visto spiccare le opere di Remo Cuignon, Corrado Abram, Jean Betemps, Jean Gadin, Marco Joly, Livio Charbonnier, Aldo Ottobon, Lea Bérard, Matthis Gorraz, Thierry Scandella, Pier Giuseppe Paoloni, Angelo Joly, Giuseppe Bethaz, Nadia Pardi e Osvaldo Empereur.
A partire dalle prime luci dell’alba del 30 gennaio la Direttrice e Conservatrice-responsabile dei musei de L’Artisanà, Nurye Donatoni, ha visitato la Foire per individuare le opere che, per le loro caratteristiche, possono essere considerate le più rappresentative del fil rouge ideale tra passato e presente dell’artigianato valdostano di tradizione.
Tra i criteri di scelta: i materiali utilizzati, le tecniche di lavorazione, la gradevolezza estetica, il rispetto delle proporzioni e la semplicità del prodotto. Le opere selezionate sono state rese visibili dall’ormai riconoscibile logo che segnala ai visitatori i manufatti che più rispecchiano la cultura artigianale locale.
“Sono soddisfatta delle opere presenti quest’anno in Fiera – ha commentato la direttrice dell’Ivat Donatoni –, segno che gli artigiani hanno ancora piacere di produrre oggetti legati alla nostra tradizione. Inoltre, per gli artigiani selezionati è sempre bello venire al Mav e vedere le loro opere esposte nelle teche del museo. Ho anche potuto constatare che alcuni oggetti che abbiamo trattato nelle nostre esposizioni presso il Main di Gignod, quali maschere e bastoni, stanno ricomparendo nella produzione degli artigiani valdostani. Questo per noi è motivo di orgoglio poiché ci dice che siamo sulla strada giusta, che l’operato culturale che L’Artisanà porta avanti da anni attraverso i suoi musei contribuisce a far prendere consapevolezza agli artigiani”.
In nove anni di “Oeuvre Choisie” oltre 150 artigiani sono stati selezionati all’interno della “Millenaria” e le loro opere sono state esposte annualmente all’interno del Mav.