La trafila è stata lunga, ma l’obiettivo è stato raggiunto: proprio oggi, 10 febbraio, nel Giorno del Ricordo, Aosta ha inaugurato il cippo commemorativo nei giardini pubblici di corso XXVI Febbraio già intitolati ai Martiri delle foibe.
E proprio dal travagliato percorso parte la Presidente del Consiglio comunale del Capoluogo Sara Favre, prima che l’opera venisse scoperta dalla bandiera tricolore che la celava: “L’iter per l’intitolazione di uno spazio pubblico ai Martiri delle foibe è partito nel lontano 2016 – spiega –, grazie ad un’iniziativa dell’allora consigliere comunale Manfrin. Siamo arrivato a gennaio 2019 ad intitolare questi giardini ed oggi arriviamo alla chiusura, grazie a questo cippo donato dal collega Aiello”.
Favre che fa sue le parole – che, spiega “Non lasciano spazio a repliche” – del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e le recita a microfono aperto: “Il Giorno del Ricordo, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004, contribuisce – si legge in una dichiarazione del Capo dello Stato – a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Queste terre, con i loro abitanti, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole”.
Una “sciagura nazionale – prosegue Favre citando il Capo di Stato – alla quale i contemporanei non attribuirono, per superficialità o per calcolo, il dovuto rilievo”.
Anche la location ha la sua valenza, come spiega la neo Assessora all’Istruzione di Aosta Jeannette Migliorin: “Ci piace pensare che questo cippo, posto in un’area dedicata ai bambini, alle famiglie e alle scuole, che sono il primo passaggio educativo, sia l’occasione per le nuove generazioni per poter parlare di ciò che è accaduto”.
Emozionato Lorenzo Aiello, che si era fatto avanti proponendo la donazione del cippo dedicato ai Martiri delle foibe: “Ringrazio la Giunta – ha spiegato –, sensibile ad un tema molto divisivo e con diverse sacche di negazionismo su una pulizia etnica che ha avuto un seguito drammatico per gli esodati. Finalmente è una storia che ha anche in Valle un cippo commemorativo, per una donazione non mia ma di CasaPound che ha fatto anche da catalizzatore per molti figli degli esuli di questo dramma”.
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e i due cretinetti vestiti da paracadutisti? La provocazione spesso trascende nella comicità da operetta.
Prego per lei,che quelli 2 paracadutisti della FOLGORE (veri)Non leggano suo commento. Auguri