Aosta la targa per i Martiri delle foibe si farà, ma a donarla è il consigliere Aiello

Dopo l'intitolazione dei giardini di corso XXVI Febbraio il Comune non ha mai posizionato il "cippo" celebrativo. Il consigliere di CasaPound si propone di fornirla a titolo gratuito e l'Amministrazione dà l'assenso visto che l'esercizio provvisorio non permette di posizionarla entro il 10 febbraio.
Consiglio comunale - immagine d'archivio
Politica

Quattro anni, era il febbraio 2016, fa il Consiglio comunale di Aosta aveva dato il via libera all’intitolazione dei giardini di corso XXVI Febbraio ai martiri delle foibe. Poco più di due anni e mezzo dopo era stato il consigliere di CasaPound Lorenzo Aiello a riprendere la mozione dell’allora gruppo Lega di Spelgatti e Manfrin e a chiedere al Comune maggiore celerità.

Oggi l’ultimo atto, con un tentativo “irrituale” che però va a buon fine: “Ho ripresentato questa iniziativa – spiega Aiello – perché dal novembre 2018 ad oggi il parco risulta intitolato ma senza targa, nonostante il via libera della Regione. Per accelerare i tempi, visto che sembra esserci un po’ di ostruzionismo mi sono riproposto di fornirla gratuitamente io, ma non ho mai ricevuto risposta dal Comune”.

E aggiunge: “Credo sia giunto il momento, visto che si avvicina la fine della consiliatura, di apporre una targa o un monumento entro il 10 febbraio (la data in cui si celebra proprio il Giorno del Ricordo, ndr.). In altri casi come quella la stele dedicata a Selis, cosa dovuta e votata anche da me, la questione è stata risolta in soli sei mesi”.

A rispondere è il Sindaco Fulvio Centoz che accetta l’“offerta” del consigliere. Anche perché, di mezzo, l’esercizio provvisorio della Regione sembra toccare anche le spese più contenute.

O meglio: “Siamo in esercizio provvisorio – spiega – e non ci possiamo attivare celermente. Si può accogliere la donazione e organizzarsi subito dopo il Consiglio per definire la posizione e la dicitura corretta, anche in francese. Se si vuole posare entro il 10 febbraio, essendo appunto in esercizio provvisorio, non ci sono possibilità, siamo vincolati alle spese in dodicesimi. Bisognerebbe aspettare il Bilancio comunale a metà marzo per fare come con Selis, e per l’estate si può pensare alla posa, ma non credo sia quello che chiede il proponente. Le tempistiche del Comune sono impensabili, si deve chiedere due preventivi, verificare se la stele sia corretta, se l’iscrizione sia giusta, far realizzare la stele e l’incisione. Per Selis è stato così, e vanno via minimo due mesi”.

Il dibattito è vivace, e Gianpaolo Fedi (Rete civica) commenta: “La mozione è stata approvata quattro anni fa, ora il collega dice che si attiva da solo ed è meritorio, ma quando si approvano le cose dovrebbe farle il Comune”.

Antonio Crea (Gruppo misto, in quota Psi) aggiunge: “Questo Consiglio ha dato parere sull’intitolazione che ricorda un crimine contro l’umanità. Avevamo l’obbligo di posarla noi, spiace questa carenza del Comune”.

Anche Étienne Andrioen (Lega), stuzzica: “Il Comune abdica nel fare i lavori, un consigliere si fa approvare le mozioni e poi se le deve fare da solo, piantandosi il suo cippo. Non ha senso, ci vuole uniformità”.

La mozione passa all’unanimità dopo un breve riunione dei capigruppo, e a illustrare l’iter è la Presidente del Consiglio Sara Favre: “Il Comune ‘sfrutta’ un cippo creato da privati, e non ci sarà un’acquisizione immediata. Si procederà con la richiesta di utilizzo del suolo pubblico che sarà gratuita, visto il patrocinio del Comune, si visionerà la targa con il Sindaco, si deciderà in tempi brevi il testo inciso, ci sarà un sopralluogo del proponente con il Sindaco e i cantonieri del Comune per definire il luogo esatto del posizionamento e si procederà con la posa dopo le valutazioni in loco entro prossimo 10 febbraio. Il cippo continuerà ad appartenere ai privati, poi se ne può valutare l’acquisizione”.

Consiglio comunale Lorenzo Aiello
Consiglio comunale Lorenzo Aiello

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  1. Solo in questi giorni i valdostani sono venuti a conoscenza di questa deliberazione del Consiglio Comunale di Aosta, tramite la pubblicazione dei giornali locali. La scelta del Consiglio ha avuto un chiaro orientamento politico e, non a caso, proposta da esponenti della destra uno dei quali sedicente appartenente a “Casa Pound” schieramento definitosi “fascista del 3° Millennio. Il Consiglio averebbe dovuto essere più accorto, visto le controversie storiche delle Foibe. Tempo addietro, 26 febbraio 2019, in Aosta presso la sala della BCC si è svolto un dibattito sull’argomento tenuto dalla ricercatrice storica Claudia Cernigol, autrice del libro ” Operazione Plutone Le inchieste sulle Foibe Triestine ” durante il quale sono state messe in evidenza le speculazioni storiche sulle Foibe. A peggiorare la situazione vi è il fatto che il “cippo” verrà messo nei giardini con la diciture di martiri delle Foibe in spregio alla data dello statuto Regionale.

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