Consiglio comunale di Saint-Vincent, tra disaccordi e incertezze

Approvata con nove voti la sfiducia nei confronti del Presidente del Consiglio comunale Paolo Ciambi. Ritirata la mozione sulla conclusione del Progetto SPRAR. Restano irrisolte le questioni sul bilancio, ancora da approvare.
Consiglio comunale di Saint-Vincent - Il Presidente Paolo Ciambi e il Sindaco Mario Borgio
Politica

I diciassette consiglieri comunali di Saint-Vincent sono chiamati a riunirsi nella sala del Municipio la sera di San Valentino. A firmare la convocazione è Paolo Ciambi, Presidente del Consiglio comunale la cui sfiducia è oggetto di una mozione presentata dai gruppi di opposizione.

Accusato di aver trasmesso, lo scorso 31 dicembre, un comunicato in cui giudicava “teatrale e poco rispettosa” la scelta dei nove consiglieri di “minoranza” di abbandonare l’aula. La notizia, ripresa dagli organi di stampa e in qualche modo legata alla mancata revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, avrebbe generato soprattutto sui social pesanti accuse nei confronti dell’opposizione.
“Per spirito di coerenza e onestà intellettuale faccia un passo indietro. Questo viene richiesto al “custode del regolamento consiliare” nonché Presidente super partes. La sua azione, come definita dal Consigliere del gruppo misto Maurizio Castiglioni, sarebbe stata “un’entrata a gamba tesa da parte dell’arbitro”.

È palese che nella nota non vi siano neanche velate allusioni al fatto che i consiglieri comunali di opposizione possano avere abbandonato l’aula per simpatie fasciste. Il loro allontanamento dall’aula è interamente ricondotto al dissenso nei confronti della Giunta Borgio, replica Ciambi in sua difesa. Poi afferma “prendo atto della decisione del Consiglio – che approva il punto sulla sua sfiducia con nove voti favorevoli – e valuterò nei prossimi giorni come regolarmi”. Con un po’ di ironia ricorda che in caso di dimissioni, data la sua figura non più rappresentativa dell’intera assemblea, la sua poltrona sarebbe assorbita dal Sindaco, la cui sfiducia è dietro l’angolo in attesa della nona firma.

Ritirata invece la mozione presentata dal gruppo di minoranza Stella Alpina – Union Valdôtaine riguardante la conclusione del Progetto SPRAR. Prima del ritiro, il Consigliere Ruggero Meneghetti sottolinea che “l’iniziativa parte da motivazioni di carattere amministrativo che nulla hanno a che vedere con visioni di altra natura”.
“Mi ha dato profondamente fastidio leggere frasi che adombrano chi ha fatto una proposta di carattere amministrativo, sorretta da ragioni di natura amministrativa, di uno pseudo razzismo. Questa è una modalità di vedere che non ci appartiene. Chiunque dica questo o non conosce le persone o dovrebbe conoscerle di più prima di parlare”. A sua tutela, Ruggero Meneghetti rivendica, seguito dalla Consigliera UV Giacinta Merlin, il suo impegno per il sociale.

Sul Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati intervengono anche il Sindaco e la Consigliera di opposizione Lucia Riva, a nome del gruppo misto, ricordandone gli esiti vantaggiosi e la ricaduta positiva, anche di immagine, per Saint-Vincent, capofila del progetto. A favore del ritiro vengono espressi quindici voti.

Irrisolte le questioni relative al bilancio. A riguardo due punti iscritti all’ordine del giorno: il riconoscimento del debito fuori bilancio, per l’aumento dei costi di energia elettrica e gas, e il bilancio di previsione 2020/2022, ancora da approvare. Entrambi i punti si concludono con una votazione “di parità”. Nel primo caso, otto voti favorevoli contro otto sfavorevoli e una scheda bianca. Nel secondo caso un pareggio netto di otto a otto, dato dall’assenza di un consigliere di opposizione.

Resta vano l’invito del Sindaco a incontrarsi giovedì pomeriggio, il prossimo 20 febbraio, con tutti i consiglieri per trovare un accordo sul bilancio e discutere le proposte presentate.

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