Sono ad oggi otto le vittime del Coronavirus in Valle d’Aosta, sette deceduti all’Ospedale Parini di Aosta e uno mancato al suo domicilio. L’età delle vittime varia da 58 a 98 anni.
I positivi al virus sono in tutto 232, 74 dei quali ricoverati in ospedale, 9 in condizioni critiche in rianimazione. 158 si trovano invece a domicilio. In salita anche il numero di tamponi da refertare: 246 (due appartengono a soggetti ricoverati in rianimazione).
Complessivamente, invece, i tamponi effettuati fino ad oggi sono 708 di cui 224 negativi, mentre diventano infine 1.965 le persone in isolamento precauzionale presso il proprio domicilio.
Come spiegato oggi dal dottor Nebiolo, direttore sanitario dell’Usl, i tamponi effettuati dal laboratorio di analisi sono oggi un centinaio. “Già domani potrebbe arrivare un secondo macchinario che permetterà ancora di aumentare ancora il numero di tamponi, stiamo già formando dei nuovi tecnici”. Alcuni tamponi nel frattempo continuano ad essere inviati all’Ospedale Amedeo Savoia di Torino.
Invitando la popolazione a restare il più possibile a casa, il responsabile della Protezione civile Pio Porretta ha sottolineato come “la curva dei contagi è ancora in crescita” mentre il dottor Nebiolo ha detto che i 300 contagi inizialmente ipotizzati in Valle d’Aosta, verranno sicuramente superati.
PROSEGUE LA RIORGANIZZAZIONE DEL PARINI
E’ stato liberato il reparto di geriatria lungodegenza (trasferita alla clinica di Saint-Pierre) e l’urologia per accogliere pazienti positivi al Coronavirus o sospetti. In totale la disponibilità di posti letti è salita a 100 posti letto, a cui si aggiungono altri 20 posti letto in rianimazione. L’obiettivo è di arrivare a circa 120 posti letto.
“Un paziente in dialisi è risultato positivo, siamo riusciti a isolare dialisi di Aosta per poter accogliere pazienti Covid-19 positivi” ha spiegato il dottor Pier Eugenio Nebiolo.
Da domani sarà operativa l’unità di continuità assistenza per seguire, tramite contatto telefonico, i soggetti positivi che si trovano al proprio domicilio. Alcuni medici volontari si sono messi a disposizione e si occuperanno di seguire il personale infermieristico e le persone che sono nelle microcomunità sul territorio.
CAMERE DI ALBERGO A MEDICI E INFERMIERI
L’Adava si è resa disponibile a offrire delle camere di albergo ai sanitari, medici e infermieri, che non possono o non vogliono tornare a casa.
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Scusate secondo me qualcosa non quadra in ciò che scrivete
complessivamente, invece, i tamponi effettuati fino ad oggi sono 108 di cui 224 negativi,
C’era un errore, ora corretto. I tamponi effettuati sono 708