Chiude in sostanziale equilibrio il bilancio di esercizio 2019 dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta – che ammonta complessivamente a circa 298milioni di euro, 255 milioni 340mila di derivazione regionale -, che registra un utile di esercizio di 1.940 euro.
Risultato che – sottolineano da via Guido Rey – è stato determinato anche dall’adeguamento del finanziamento regionale incrementato di circa 6,5 milioni di euro, anche a fronte di un aumento dei costi connessi al rinnovo dei contratti di lavoro del personale dipendente.
L’Azienda – scrive – ha rispettato tutti i tetti di spesa stabiliti dalla Regione sull’esercizio 2019, tra i quali quelli legati al personale, ai costi delle strutture accreditate per l’erogazione di prestazioni a carattere ospedaliero e specialistico e per la cura ed il recupero delle disabilità psichiche e fisiche.
Per quanto riguarda i dati di attività, l’Area ospedaliera ha fatto registrare un importante miglioramento dell’appropriatezza dei servizi erogati e l’aumento dell’attività chirurgica.
“È con una certa soddisfazione che approviamo il bilancio in equilibrio – dice il Commissario Usl, Angelo Pescarmona – perché rappresenta una buona amministrazione delle risorse a disposizione dell’Azienda. Un lavoro svolto con cura e con attenzione, nell’interesse di tutta la collettività, testimoniato anche dalla relazione della Corte dei Conti per l’anno 2018, che ha affermato ‘emerge un quadro complessivamente positivo della gestione del Servizio sanitario della Regione Valle d’Aosta’. Un andamento sostanzialmente migliorato nell’anno 2019 sia a livello contabile e gestionale sia per quanto riguarda i dati dell’attività in generale”.
“Il risultato ottenuto è il frutto di un’attenta e coordinata azione della dirigenza dell’area tecnica-amministrativa – spiega invece il direttore amministrativo dell’Usl Marco Ottonello – che ha saputo realizzare gli obiettivi prefissati nei piani acquisti di beni e servizi, assunzioni del personale, formazione ed investimenti nel rispetto dei vincoli di bilancio e dei tetti di spesa definiti a livello regionale”.
Il problema del 2020: il virus che mette a rischio i conti
Soddisfazione generalizzata che cela però una grossa preoccupazione per i conti dell’anno in corso. Ed il motivo ha un nome preciso, e non può che essere uno soltanto: l’epidemia di Covid-19 che ha scosso le strutture sanitarie.
Pescarmona, infatti, spiega: “Siamo però consapevoli del fatto che il bilancio del 2020 sarà differente, perché le conseguenze dell’emergenza coronavirus stanno influenzando in maniera significativa e, purtroppo, negativa, l’andamento generale: diminuiscono le attività e i servizi erogati per le attività ordinarie e aumentano i costi. Questo genera una pesante inversione di tendenza, in merito alla quale stiamo già operando in termini di strategie per diminuire quanto più possibile l’impatto negativo generato dall’emergenza Covid”.